L’attività della Polizia di Stato a tutela dei viaggiatori e degli automobilisti ha permesso di arrestare in poche ore 6 persone nell’ambito di 3 distinte operazioni di P.G.
Cosa è successo
Nei giorni scorsi, gli investigatori del IX Distretto Esposizione hanno raccolto la denuncia di un anziano parroco che, in viale Europa, era stato vittima della c.d. “truffa dello specchietto” da parte di un giovane in scooter; reato diventato in itinere rapina perché il sospettato, per portare a termine “il colpo” ha usato violenza sulla vittima. La conoscenza del territorio e delle persone che in esso vi gravitano ha permesso ai poliziotti, fin da subito, di individuare nel 40enne, poi arrestato, il possibile autore.
Lavorando in questa direzione gli agenti hanno acquisito una serie di riscontri grazie ai quali la Procura di Roma, che da subito aveva coordinato le indagini, ha chiesto ed ottenuto dal Giudice per le Indagini Preliminari un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Sono stati gli stessi investigatori di IX Distretto a rintracciare il 40enne –cosa non facile visto che lo stesso non aveva una stabile dimora- e dopo la notifica del provvedimento lo hanno accompagnato in carcere.
Gli investigatori del commissariato Appio, invece, stavano lavorando su dei furti e delle rapine avvenuti alla fermata metro Colli Albani quando, da una telecamera di sorveglianza, hanno visto 2 uomini che borseggiavano una ragazza; i poliziotti sono subito intervenuti e “una fermata dopo” hanno bloccato i sospettati: un 41enne ed un 21enne, entrambi originari della Romania. Dopo aver recuperato i soldi della vittima e posto sotto sequestro altro denaro, gli agenti hanno formalizzato l’arresto dei 2 perché gravemente indiziati di furto aggravato. Il GIP del Tribunale di Roma, su richiesta della locale Procura della Repubblica, ha convalidato l’operato della Polizia di Stato.
Gli stessi agenti, mentre procedevano all’arresto sopra descritto, hanno riconosciuto 3 persone, un uomo di 41 anni e 2 ragazzi di 22 e 21 anni che, stando alle loro indagini, sempre alla fermata Colli Albani, avevano rapinato una viaggiatrice pochi giorni prima, spingendola violentemente contro un muro per rubarle il cellulare. I poliziotti hanno fermato i 3 e, dopo gli accertamenti di rito, li hanno sottoposti a fermo di indiziato di delitto perché gravemente indiziati, in concorso tra loro, del reato di rapina. Il GIP del Tribunale di Roma, su richiesta della Procura, ha convalidato l’operato della PG ed ha confermato per i 3 la misura cautelare in carcere.
Ad ogni modo tutti gli indagati sono da ritenere presunti innocenti, in considerazione dell’attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.
Per dovere di cronaca, e a tutela degli indagati, ci teniamo a ricordare che quanto detto non equivale a una condanna. Le prove si formano in Tribunale e l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio. Resta dunque valida la presunzione di non colpevolezza degli indagati.
Foto di repertorio