Continua, incessante, l’attività di prevenzione e di controllo del territorio da parte dei Carabinieri della Compagnia di Pontecorvo, in attuazione delle direttive impartite dal Comando Provinciale.
Ed è proprio in attuazione al piano di contrasto che la scorsa notte i militari della Stazione di Ausonia (Fr), nel corso dei controlli mirati, hanno intercettato una vettura, con due persone a bordo, che stazionava davanti ad una rivendita di tabacchi. Il mezzo, lasciato con motore acceso e portiere aperte, non è sfuggito all’attenzione dei militari che, avendo notato le circostanze sospette, si sono diretti subito verso due persone che, vistisi scoperti, sono risaliti a bordo dell’auto e si sono dati a precipitosa fuga. Nel contempo la centrale Operativa ha allertato tutte le altre gazzelle che componevano il dispositivo, al fine di chiudere tutte le vie di uscita dal paese.
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I malfattori, non avendo altre possibilità di uscita, sono stati costretti ad imboccare una strada chiusa e, non potendo più proseguire la marcia, sono scesi dal veicolo in modo fulmineo dileguandosi nelle campagne circostanti dove, approfittando del buio, della fitta vegetazione e della pioggia battente, facevano perdere le proprie tracce. L’immediato arrivo degli equipaggi di rinforzo ha permesso di recuperare il mezzo utilizzato per il tentativo di furto, asportato la stessa sera in Coreno Ausonio ad una donna del posto, e di rinvenire, sullo stesso, tutto il materiale occorrente per lo scasso.
L’attività, frutto di una analisi strategica delle azioni delittuose consumate e/o tentate nell’ambito della giurisdizione, ha consentito alla Compagnia di Pontecorvo di attuare un piano dedicato finalizzato ad infrenare i fenomeni di criminalità diffusa che, negli ultimi periodi, sta creando allarme e preoccupazione nelle popolazioni locali.
Per dovere di cronaca, e a tutela degli indagati, ci teniamo a ricordare che quanto detto non equivale a una condanna. Le prove si formano in Tribunale e l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio. Resta dunque valida la presunzione di non colpevolezza degli indagati.