Altri due episodi che coinvolgono il soggetto che aveva tentato la scorsa settimana la c.d. “truffa dello specchietto” quando, dopo aver parcheggiato una Range Rover Evoque di colore nero che aveva preso a noleggio in un tratto stretto della via San Giuliano Sora, al passaggio di una Opel Astra aveva generato un rumore poi tentando di farsi rimborsare lo specchietto rotto per 350 €uro da un 21enne sorano che, fortunatamente, si è accorto che qualcosa non andava e si era messo in contatto con i Carabinieri.
I dettagli e l’intervento dei Carabinieri
Nella circostanza, andando a prelevare i soldi al Bancomat, è arrivata la pattuglia della Stazione di Sora che lo ha identificato e denunciato. Era un 31enne residente a Casalnuovo di Napoli, un “professionista” di questo tipo di attività criminali.
La notizia della denuncia condivisa sui media ha stimolato, come si sperava, la cittadinanza a rivolgersi ai Carabinieri per verificare la possibilità che altri fatti analoghi potessero nascondere lo stesso raggiro. Così già nella giornata di venerdì 10 marzo si è presentato al Comando Stazione Carabinieri un 58enne di Sora, che si è rivisto nella scena descritta e ha deciso di denunciare quanto era accaduto anche a lui. Un evento verificatosi molto tempo addietro, raccontato dal denunciante con l’imbarazzo di dover ammettere che, per quanto a mente fredda sembri paradossale il racconto, in quel momento le capacità “dell’imbroglione” sono state tali che lui ha creduto realmente che potesse aver colpito l’altra auto. Solo dopo è riuscito a ragionare anche sull’altezza della propria autovettura, una utilitaria, che rispetto al Suv che aveva il malfattore quel giorno, non poteva aver urtato col proprio specchietto quello dell’altro. In quella circostanza ha rimborsato, se così si può dire, 190 €uro per il danno che credeva di aver provocato.
Successivamente, questo ultimo lunedì, un 29enne di Castelliri, è venuto a raccontare di essere stato vittima di un analogo fatto, avvenuto nel mese di agosto scorso. In quella circostanza mentre era alla guida dell’autofurgone della società per la quale lavora, nel superare una Nissan Qashqai nera, poi risultata sempre noleggiata, è stato rincorso fermato e, alle contestazioni, ha ceduto. Anche in quel caso, solo a mente fredda e riunendo i tasselli si era accorto di aver subito un raggiro. Ha consegnato al malfattore, più di 400€, una somma consistente per chi ha uno stipendio normale. La possibilità di individuare l’autore, oltre la speranza di recuperare il maltolto, soprattutto “per contribuire a che non succeda ad altri”, ha deciso di presentarsi alla Stazione Carabinieri di Sora, formalizzare la denuncia e svolgere tutte le attività per l’identificazione dell’autore.
Denunciare i reati deve essere percepito dalla popolazione come un aiuto fondamentale per le forze di polizia; un forte senso civico a cui i Carabinieri fanno appello.
Per questo i Carabinieri di Sora rinnovano l’invito, a tutti coloro che siano stati vittima di fatti reato e nello specifico a coloro che possano aver subito truffe analoghe a quelle denunciate, anche nei mesi scorsi, a recarsi in Caserma per presentare querela e fornire elementi utili alla identificazione dell’autore.
Per dovere di cronaca, e a tutela di eventuali indagati in caso di indagini, ci teniamo a ricordare che quanto detto non equivale a una condanna. Le prove si formano in Tribunale e l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio. Resta dunque valida la presunzione di non colpevolezza degli indiziati.