Nella serata di ieri 17 marzo due uomini, un 43enne di Pofi (FR) ed un 44 enne di origini slave, sono stati arrestati dai Carabinieri della Compagnia di Sora mentre stavano perpetrando un furto nella zona di Via Costantinopoli.
Una zona della città in cui, nei giorni scorsi, una residente aveva segnalato il tentativo di furto alla sua abitazione mostrando ai Carabinieri i video dell’impianto di videosorveglianza che aveva opportunamente installato in casa. Non sono le stesse persone quelle arrestate dai Carabinieri che, proprio per contrastare il verificarsi nei vari comuni del territorio di reati predatori, soprattutto nell’arco orario dalle ore 18,00 alle ore 21,00, stanno rinforzando i servizi di pattuglia proprio nelle ore serali.
Uno sforzo ripagato, quello dei militari, anche se un merito straordinario e speciale va all’acume investigativo ed allo spirito di servizio del Comandante della Stazione Carabinieri di Arpino (FR). Difatti, proprio il Luogotenente C.S., mentre era di ritorno dall’abitazione della madre che abita nella città Volsca, alle ore 19,00 circa giunto nei pressi della Via Costantinopoli ha notato due soggetti che avevano un fare ambiguo, tecnicamente per lui “sospetto”. Così il Luogotenente ha deciso di fermarsi e verificare se la sua intuizione era giusta. Ha chiamato la Centrale Operativa del Comando Compagnia di Sora e, siccome solo, in costante collegamento con il collega ha descritto passo dopo passo la scena fino a vedere i due uomini salire su una Fiat Punto di colore bianco e raggiungere la vicina Via Ferri dove sono entrati all’interno di un condominio dirigendosi verso gli appartamenti al primo piano, noncuranti della presenza al piano superiore di persone che si sono anche affacciate al balcone, ignare di cosa stava accadendo pochi metri più in basso.
La Fiat Punto Bianca un’auto già nota ai Carabinieri di Sora perché indicata, in sede di denuncia, la scorsa domenica da un cittadino che aveva subito un furto in casa in zona “San Rocco”; inoltre era stata segnalata dai Carabinieri di Roccasecca (Fr) perché nella mattinata due soggetti “avevano bussato alla porta dell’abitazione ma una volta accortisi della presenza del proprietario si erano dati alla fuga”.
Nel frattempo, oltre alla pattuglia del Nucleo Operativo e Radiomobile, sono intervenute le pattuglie delle Stazioni di Arpino e Strangolagalli, che hanno circondato l’obiettivo, ed appena usciti dall’appartamento e arrivati alla Fiat Punto, i due malfattori sono stati circondati, bloccati e tratti in arresto. Piena la flagranza di reato e, soprattutto, dalla conseguente perquisizione è emerso il possesso, nell’auto, di numerosi arnesi utilizzati per lo scasso e la refurtiva appena asportata: una cassettina di sicurezza con all’interno denaro e oggetti di valore, per un importo rilevante. Rintracciato il proprietario dell’appartamento, che era uscito poco prima di casa, la refurtiva asportata gli è stata restituita. Il sopralluogo effettuato dai Carabinieri nella casa lasciava veramente sgomenti, tutte le camere messe a soqquadro, i cassetti svuotati di ogni cosa.
Gli arrestati, al termine delle formalità, sono stati trattenuti nelle celle di sicurezza in attesa del giudizio di convalida. Sono a disposizione del Dott. Mattei della Procura della Repubblica di Cassino a cui verranno “presentati” per le incombenze giudiziarie. Le attività di controllo dei Carabinieri non si fermano, con il contributo, fondamentale, dei cittadini che con le loro segnalazioni consentono di effettuare una analisi dei fenomeni e concentrare i servizi in orari e zone colpite dai malfattori.
Per dovere di cronaca, e a tutela di eventuali indagati in caso di indagini, ci teniamo a ricordare che quanto detto non equivale a una condanna. Le prove si formano in Tribunale e l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio. Resta dunque valida la presunzione di non colpevolezza degli indiziati.