Di seguito il comunicato di USB Lavoro Privato sullo sciopero di tutto il trasporto aereo del 19 maggio prossimo.
Il comunicato stampa dell’USB
USB Lavoro Privato ha indetto il 19 maggio prossimo lo sciopero nazionale del personale di tutto il trasporto aereo e indotto, primo passo verso lo sciopero generale del 26 maggio di tutta USB, dal quale il trasporto aereo è escluso a causa delle restrizioni della legge antisciopero.
In questi anni, non è stato risolto neanche uno dei gravi problemi che hanno ridotto questo settore strategico a un far west senza regole, causando la perdita di almeno 22.000 posti di lavoro, gli ultimi 6.500 per le chiusure di Alitalia e Airitaly, a fronte di uno sviluppo incredibile del traffico e del mercato:
I salari sono fermi da anni sempre più slegati da un’inflazione a due cifre, mentre rimangono aperti i problemi legati al dumping salariale in tutte le aree contrattuali e aeroportuali.
Continua a peggiorare a qualità della vita insieme ai turni di lavoro in un contesto di spinta al massimo dello sfruttamento esigibile.
Assistiamo all’erosione sempre più pericolosa dei livelli di salute e sicurezza, mentre i contratti continuano la sua spinta al ribasso come nel caso della polifunzionalità.
I rinnovi contrattuali, come nel caso di quello in discussione del personale degli handling, sono sempre più distanti dalla realtà, senza gli adeguamenti salariali necessari e senza piattaforme votate dai lavoratori.
Continua la latitanza delle istituzioni sulla politica generale del lavoro e in particolare in questo settore, diventato da una parte un laboratorio per ristrutturazioni senza precedenti, come lo smembramento di quello che fu Alitalia e la chiusura di Airitaly e Blue Panorama, e dall’altra lo shopping a prezzi di saldo dei pezzi pregiati di quello che rimane il terzo mercato europeo.
Per questo, con questo sciopero i lavoratori e lavoratrici DICONO BASTA e CHIEDONO:
l’immediato adeguamento dei salari con 300 euro di aumento sui tabellari alla curva dell’inflazione anche attraverso interventi di emergenza e adeguamenti automatici;
un piano di emergenza di assunzioni nel settore che parta senza se e senza ma dai bacini di persone -spesso sopra i 40 anni di età- che si trovano in ammortizzazione sociale;
la riforma di sistema attesa da anni e mai arrivata a colpa dell’inerzia dei governi fin qui succedutisi;
un piano di riequilibrio della catena del valore dentro gli aeroporti che smetta di arricchire solo le gestioni aeroportuali (depositarie di concessioni lucrose) e le low cost favore del fattore lavoro;
l’immediata convocazione di USB al tavolo del rinnovo contrattuale degli Handler da cui è ingiustificatamente escluso anche in virtù della rappresentanza espressa.
Se per tanti anni vi hanno convinto che prendere un aereo è come comprare un panino in un fast food, vi hanno detto una colossale bugia utile solo per svendere un mercato strategico (il terzo in Europa) al peggiore offerente, di cui Lufthansa è l’ultimo dei convenuti, con la “gentile collaborazione” dei sindacati concertativi e i loro pessimi accordi.
Riprendiamoci il nostro salario e il nostro lavoro – Riprendiamoci il trasporto aereo
Unione Sindacale di Base – Lavoro Privato – Trasporto Aereo