Cronaca

Controlli approfonditi dei Carabinieri a Trastevere: il report

Condividi su Facebook Condividi su Whatsapp Condividi su Telegram Condividi su Twitter Condividi su Email Condividi su Linkedin
Controlli approfonditi a Trastevere: il report

La scorsa sera, i Carabinieri della Compagnia di Roma Trastevere coadiuvati dai colleghi del Nucleo Radiomobile di Roma e dai reparti specializzati del NAS e del NIL nonché del Nucleo Cinofili di Santa Maria di Galeria, hanno effettuato un servizio straordinario di controllo nel Rione di Trastevere per garantire serenità ai residenti e un sano divertimento ai frequentatori della Movida. In tale contesto, i Carabinieri hanno controllato denunciato a piede libero due donne di origini sud americane per il reato di furto. Denunciata un’altra donna di 54 anni romana, poiché durante un controllo in Piazza Sant’Egidio, si è rifiutata di esibire i documenti ai Carabinieri.

In vicolo dei Cinque invece, i militari hanno denunciato la titolare di un pub per aver installato un impianto di videosorveglianza senza la prescritta autorizzazione. Nello stesso esercizio commerciale, i Carabinieri hanno fatto scattare sanzioni amministrative, per un importo complessivo di 16.600 euro. All’esito del controllo i militari hanno riscontrato la mancata redazione del documento di valutazione dei rischi e l’impiego di personale senza preventiva comunicazione di inizio rapporto di lavoro. Il titolare di un’altra attività di ristorazione invece, è stato sanzionato per un importo di 3.00 euro, poiché dagli accertamenti dei Carabinieri sono state riscontrate carenze igienico sanitarie, facendo scattare la segnalazione all’ASL di zona, e per la mancata applicazione del manuale di autocontrollo.

Infine, il titolare di un bar è stato sanzionato poiché ha impiegato personale omettendo la preventiva comunicazione di istaurazione di rapporto di lavoro.

Nel corso dei controlli presso i vari locali della movida, i Carabinieri hanno identificato numerosi avventori, imbattendosi in alcuni casi in soggetti di interesse operativo, tra cui due giovani, trovati in possesso di una modica quantità di hashish, entrambi sono stati segnalato alla Prefettura di Roma, come assuntori.

Le attività svolte dai Carabinieri hanno portato all’identificazione di circa 180 persone e al controllo di 12 esercizi commerciali.

Per dovere di cronaca, e a tutela di eventuali indagati in caso di indagini, ci teniamo a ricordare che quanto detto non equivale a una condanna. Le prove si formano in Tribunale e l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio. Resta dunque valida la presunzione di non colpevolezza degli indiziati.