Riceviamo e pubblichiamo:
C’è più di una questione che non torna all’interno del Movimento 5s romano, soprattutto nella gestione dei rapporti con la Santa Sede. A dare man forte su una questione così delicata, ci si è messo ieri anche Beppe Grillo. La nuova offensiva mediatica in difesa della giunta Raggi si è trasformata in una clamorosa gaffe. La posta in gioco era l’affitto per i Musei Vaticani che, dice il leader M5S, la Santa Sede dovrebbe versare al Comune di Roma quale “proprietario” della struttura. Ricordiamo al comico genovese che i Musei Vaticani sono proprietà della Città del Vaticano e non del disastrato Comune di Roma Capitale. Anche la stessa Sindaca, poco dopo l’elezione, fece parlare di se in tal senso rifiutando un invito della Cei, senza validi motivi, mettendo un serio stop ai rapporti tra Campidoglio e Santa Sede. “È da irresponsabili gridare sui giornali di mezza Europa un’offensiva al Santo Padre e al Vaticano oltretutto su una questione totalmente inesatta.” – commentano il fatto Dario Antoniozzi e Fabio Castelli, Presidente e Consigliere di Roma Popolare. “Probabilmente c’è una questione di ignoranza un po’ ovunque tra i portavoce del M5s. Pensiamo solo a pochi giorni fa quando Di Battista ha dichiarato in diretta TV che la Costituzione del ’48 è stata votata a suffragio universale!” – spiega Castelli. “È alquanto singolare che un comico, leader di un movimento politico, faccia le veci della Sindaca della Capitale. Ci sarebbe piaciuto pensare che fosse una squallida battuta, invece così non è! Chiediamo immediatamente le scuse pubbliche ed istituzionali del Campidoglio, insieme a quelle del M5s, nei confronti del Papa, della Santa Sede e dei Musei Vaticani, un eccellenza riconosciuta nel mondo.” – chiude Antoniozzi.