Diverse centinaia di migliaia di articoli elettrici contraffatti recanti i marchi e modelli “Plana”, “Living” e “Matix”, riconducibili alle più note case “Vimar” e “Bticino”, sono stati scovati dai Finanzieri del Comando Provinciale di Roma, nel corso di un piano straordinario di controlli.
Le indagini
Le Fiamme Gialle della Compagnia di Fiumicino, dopo aver rinvenuto alcune migliaia di articoli della specie nel corso di ispezioni presso punti vendita al dettaglio ubicati sul litorale romano e nella periferia occidentale della Capitale, sono risalite ad altri 4 magazzini all’ingrosso situati a Roma e a Marcianise (Caserta).
Leggi anche: Oltre 60.000 morti per ondate di caldo nel 2022 in Europa
Su disposizione della Procura della Repubblica di Civitavecchia è scattata la perquisizione locale di questi ultimi, che ha permesso di rinvenire circa mezzo milione di componenti per impianti elettrici civili – tra placche, interruttori e prese – risultati contraffatti dopo la perizia disposta dall’Autorità Giudiziaria.
Scattate subito le denunce
Dieci persone, rappresentanti legali delle società coinvolte e tutti di nazionalità cinese, sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Civitavecchia per i reati di ricettazione, frode in commercio e introduzione nel territorio nazionale di merce contraffatta.
L’operazione si inserisce nel più ampio dispositivo di contrasto predisposto dalla Guardia di Finanza della Capitale a salvaguardia dell’economia legale e dei cittadini.
Per dovere di cronaca, e a tutela di eventuali indagati in caso di indagini, ci teniamo a ricordare che quanto detto non equivale a una condanna. Le prove si formano in Tribunale e l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio. Resta dunque valida la presunzione di non colpevolezza degli indiziati.
Foto di repertorio