Continua incessante la lotta della Questura di Roma ai reati predatori: sono 3 le persone arrestate dagli agenti della Polizia Di Stato poiché gravemente indiziate, a vario titolo, dei reati di rapina aggravata e furto in appartamento. Eseguito inoltre un ordine di esecuzione in carcere.
Reati predatori, furti in appartamento e rapina aggravata: arresti e ordine di esecuzione in carcere. Gli interventi della Polizia di Stato a Roma
I poliziotti della VI sezione della Squadra Mobile, agli uomini del Commissariato Tuscolano, durante un servizio mirato al contrasto del fenomeno delle rapine agli esercizi commerciali, transitando in via Tuscolana, hanno notato un uomo travisato e con una felpa a maniche lunghe, nonostante le elevatissime temperature della giornata, uscire da un negozio di abbigliamento.
L’uomo, che stava percorrendo a piedi la via, si è accorto della presenza dei poliziotti che si stavano avvicinando per sottoporlo a controllo e ha cercato di darsi alla fuga. Dopo un breve inseguimento, l’uomo un italiano di 45 anni è stato bloccato e trovato in possesso di una pistola replica in metallo priva di tappo rosso di sicurezza e 1800 euro in contanti.
A seguito di accertamenti, è stato constatato che l’uomo aveva poco prima rapinato, usando la pistola che aveva in possesso, le casse del negozio dal quale era uscito. L’uomo quindi è stato arrestato e l’operato degli agenti convalidato dall’A.G. Nei suoi confronti è stata disposta la misura degli arresti domiciliari. Sono in corso nuovi approfondimenti investigativi per capire se l’autore si è reso, in passato, autore di ulteriori eventi accaduti in zona con medesime modalità criminali.
Durante un apposito servizio dedicato al contrasto del fenomeno dei furti in appartamento, gli agenti dei Falchi della Squadra Mobile hanno notato, in zona Casilino, due autovetture procedere a bassissima velocità e percorrere più volte la medesima via.
Insospettiti, gli agenti hanno deciso di seguire in maniera discreta l’auto fino a quando i due conducenti sono scesi dai mezzi e si sono avvicinati al portone di un condominio. I poliziotti, quindi, si sono appostati all’esterno dello stabile e, dopo aver sentito un allarme acustico entrare in funzione, hanno notato i due uomini uscire frettolosamente.
Gli stessi, due uomini di 40 e 35 anni, sono stati prontamente bloccati dagli agenti mentre cercavano di salire a bordo di una delle loro auto. A seguito di perquisizione personale, uno dei due complici è stato trovato in possesso di una chiave adulterata con della carta stagnola, generalmente usata per la tecnica del “key Bumping” (chiave ad urto), che consente di aprire le porte senza lasciare segni di scasso, mentre all’interno di una delle due vetture sono stati rinvenuti arnesi atti allo scasso e grimaldelli. Successivamente è stato accertato dagli agenti che i due avevano provato ad entrare in un appartamento al secondo piano ove, proprio grazie all’uso della predetta metodologia, non erano ravvisabili segni di forzatura sulla serratura. Grazie all’azione dell’allarme installato nell’appartamento i malfattori sono stati messi in fuga e subito intercettati dalle pattuglie in borghese della Squadra Mobile.
Al termine degli accertamenti i due sono stati arrestati perché gravemente indiziati del reato di tentato furto e possesso ingiustificato di chiavi alterate o grimaldelli. Dopo la convalida, gli stessi sono stati sottoposti alla misura del divieto di ritorno nel comune di Roma.
Infine nei giorni scorsi, sempre gli agenti della Squadra Mobile capitolina hanno dato esecuzione ad un ordine di carcerazione emesso dalla corte d’appello di Messina a carico di due donne italiane di 45 e 37 anni già al regime degli arresti domiciliari per aver commesso reati di tipo predatorio.
Ad ogni modo gli indagati sono da ritenersi presunti innocenti fino ad un definitivo accertamento di colpevolezza dichiarato con sentenza irrevocabile.