Arrestate dalla Polizia di stato cinque persone poiché gravemente indiziate di aver commesso reati di tipo predatorio su autovetture e ciclomotori in sosta.
I ladri di marmitte
Gli agenti della Sezione Volanti, unitamente al personale del III Distretto Fidene-Serpentara, hanno arrestato un uomo e una donna di origine italiana, rispettivamente di 32 e 34 anni, poiché gravemente indiziati del reato di furto aggravato.
I poliziotti sono intervenuti in Largo Giampiero Arci, a seguito di una segnalazione di un’autovettura in fuga i cui occupanti erano stati visti poco prima armeggiare vicino ad alcune autovetture in sosta e asportare una marmitta catalitica da una di esse.
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L’inseguimento e l’arresto
Dopo un breve inseguimento gli agenti sono riusciti a raggiungere l’autovettura, che una volta fermata è stata sottoposta a controllo. All’interno della stessa, sui sedili posteriori, sono state trovate due marmitte catalitiche, e ulteriori 4 dentro il bagagliaio, oltre a numerosi oggetti atti allo scasso. Alla fine degli accertamenti i due, che presentavano evidenti abrasioni ed escoriazioni riconducibili all’attività delittuosa commessa. Gli arresti sono stati convalidati dall’A.G. Tutto il materiale rinvenuto e la macchina usata per commettere i furti sono stati sequestrati.
Per dovere di cronaca, e a tutela di eventuali indagati in caso di indagini, ci teniamo a ricordare che quanto detto non equivale a una condanna. Le prove si formano in Tribunale e l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio. Resta dunque valida la presunzione di non colpevolezza degli indiziati.