Cronaca

Anzio, incendio chiosco lungomare: arrestate tre persone

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I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Anzio hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Tribunale di Velletri, nei confronti di tre soggetti gravemente indiziati dei reati di incendio doloso in concorso, violazione dei sigilli, fabbricazione e detenzione di ordigno incendiario, nonché esplosione di ordigni.

Anzio, le indagini e gli arresti

Si tratta di un 39enne, originario dei Castelli Romani e una coppia, un 34enne e una 30enne, residenti ad Aprilia.

I militari, in particolare, analizzando e confrontando i filmati di diversi sistemi di videosorveglianza, sono riusciti dapprima a risalire all’autovettura utilizzata dalla coppia lo scorso 22 giugno e, successivamente, a sequestrare indumenti compatibili con quelli utilizzati dagli autori del reato.

Le ulteriori attività (studio dei tabulati telefonici e delle celle radio base, nonché analisi dei cellulari sequestrati agli indagati) hanno consentito di individuare un terzo uomo, gravemente indiziato di aver predisposto l’ordigno incendiario utilizzato (tipo molotov).

Agli atti dell’indagine, in particolare, vi sono due video, uno relativo al sopralluogo effettuato sul sito poche dopo ore l’incendio ed uno riguardante l’ordigno incendiario.

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All’alba del 2 agosto, i Carabinieri di Anzio hanno eseguito l’ordinanza nel territorio di Aprilia, ove tutti gli interessati erano temporaneamente domiciliati.

Al termine degli atti di rito, i due uomini sono stati tradotti presso la casa circondariale di Velletri e la donna presso il carcere di Rebibbia.


Per dovere di cronaca, e a tutela di eventuali indagati in caso di indagini, ci teniamo a ricordare che quanto detto non equivale a una condanna. Le prove si formano in Tribunale e l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio. Resta dunque valida la presunzione di non colpevolezza degli indiziati.