“Nuovi paradigmi in Epatologia” è il titolo del convegno che, articolato su due giornate di lavori (il 10 e il 17 dicembre 2016) e accreditato ECM, si terrà presso l’Aula Magna di INI Grottaferrata (Via di Sant’Anna, 00046 – Grottaferrata (RM); tel. 06 942851).
«Dopo diciotto incontri in cinque anni, durante i quali si è lavorato per rendere ogni incontro un appuntamento valido per i contenuti scientifici e l’aggiornamento, il Salotto dell’Epatologia arriva alla versione 2016», dichiara il dott. Claudio Puoti, responsabile scientifico del Convegno e del Centro di Epatologia di INI Grottaferrata.
«Le rapide evoluzioni della ricerca epatologica – prosegue Puoti – sia per quanto riguarda la fisiopatologie che la storia naturale e la terapia, impongono una riflessione delle conoscenze attuali e una ridefinizione di quelli che sono stati definiti “i nuovi paradigmi” epatologici. Il Salotto dell’Epatologia 2.1 nasce dalla necessità di ripensare criticamente lo stato delle conoscenze attuali, di dibattere collegialmente le prospettive di ricerca e di identificare nuovi percorsi diagnostici e terapeutici da applicare in maniera traslazionale alla pratica clinica».
«Al contrario delle edizioni precedenti, in cui venivano proposte relazioni frontali sui dati assodati in epatologia – sottolinea il responsabile del Centro di Epatologia di INI Grottaferrata – questa nuova edizione si propone di affrontare specificamente i problemi ancora aperti e/o insoluti, attraverso una analisi offerta dai massimi esperti in materia, seguita da ampio dibattito da parte di un’audience specificamente preparata».
«La nuova formula – conclude – consentirà di identificare tramite un approccio ancora più interattivo le attuali criticità culturali e operative, fornendo eventualmente strumenti concreti per la gestione “real life” del paziente epatopatico. Il carattere volutamente informale dell’incontro,inoltre, è finalizzato a creare un’atmosfera rilassata, che possa favorire il dibattito e la discussione, sia durante gli incontri, sia durante le pause».