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Inflazione in Italia: aumentano i prezzi e cambia il modo di acquistare

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Inflazione in Italia: aumentano i prezzi e cambia il modo di acquistare

L’inflazione in Italia continua a farsi sentire: il Paese è diviso tra la tendenza ad acquistare di meno da un lato, e i prezzi in salita irrefrenabile dall’altro. Gli italiani stanno adattandosi a questo nuovo contesto, rivedendo le loro principali voci di spesa. Tra questi, spiccano certamente i costi dell’energia e gli alimenti, ma non vanno trascurati i prezzi di altri beni, quali auto e apparecchi tecnologici.

Aumentano i prezzi del settore auto

Già da 10 anni si registra un forte aumento dei prezzi per le auto nuove, che può essere quantificato in un +6,1% negli ultimi 12 mesi. Questa costanza è stata in parte contrastata dalla politica statale di incentivi, che ha contribuito a nutrire la domanda di auto nuove. Nonostante ciò, il prezzo delle auto nuove continua a crescere, tra inflazione e crisi dei chip semiconduttori necessari alla creazione di veicoli sempre più performanti per tecnologia ed esperienza di guida. Proprio per questo, un’ottima alternativa si dimostra l’acquisto di un’auto usata Roma, con la valutazione del passaggio di proprietà come opzione preferibile a una nuova immatricolazione. Adesso che il prezzo medio di un’automobile nuova supera i 26.400 euro, trovare altre soluzioni di acquisto è essenziale.

Sale il costo dell’energia

Contemporaneamente agli aumenti dei costi, scende di diversi punti percentuali il consumo di energia, sfiorando il -3%. Il costo dell’energia elettrica registra già un importante +4% rispetto ai mesi passati, mentre è più che triplicato, con un significativo +375% rispetto allo scorso anno. I parametri nel mercato tutelato risultano ovviamente diversi, con un aumento del costo della luce che sfiora il 95% e di quello del gas naturale anch’esso inferiore al 100%. Il gasolio, invece, si assesta su un +36%.

Spending review in corso

Valutando attentamente gli strascichi della pandemia, è chiaro che la ripresa dei pasti fuori casa finisce per incidere in maniera significativa sul carrello della spesa. Tuttavia, l’aumento dei costi delle utenze domestiche sta provocando una fisiologica contrazione nell’acquisto di beni non durevoli. L’intento è chiaramente quello di abbattere contestualmente i costi di luce e gas, contrastando anche gli aumenti nel settore alimentare. Guardando alla spesa alimentare, la conferma arriva dall’aumento del denaro consumato nel carrello, per un +6%, a fronte di una riduzione del volume di beni acquistati, con quasi il -4%.

Comunque la si guardi, gli alimenti oggi costano di più. Il totale percentuale sfiora il +14% per i beni alimentari, con un +11% per gli alimenti destinati agli animali domestici. All’interno dei generi alimentari, spiccano i rialzi per i latticini, con il burro al +42% e gli yogurt al +17%. Tra questi estremi, il latte conservato sfiora il +30% e i formaggi freschi si avvicinano al +23%.

Tutti i prezzi al rialzo

In sensibile crescita, spiccano i prezzi di articoli scolastici e tecnologici. Dalle macchine fotografiche ai computer, l’inflazione ha ormai provocato un rialzo superiore al 20%. Lo stesso può dirsi per elettrodomestici quali frigoriferi e condizionatori, macchine da caffè e freezer, con una crescita percentuale di oltre il +12%. Più contenuto ma sempre presente è la crescita dei prezzi di articoli di cancelleria e cartoleria, ferma al +11%.

Non da ultimo, un sensibile aumento interessa anche i settori del viaggio e del tempo libero, in cui si registrano percentuali record per i voli europei e internazionali, con oltre il +110%. I voli nazionali invece sono segnati da un aumento inferiore al 50%. Allo stesso tempo, la crescita dei prezzi di alberghi e motel sfiora il +15%, mentre pizzerie e ristoranti si mantengono al di sotto della soglia del +10%.

La risposta degli italiani

Gli italiani rispondo all’inflazione mettendo in atto la formula del buy now, pay later: in questa soluzione si compra subito e si paga dopo, a rate. Questa modalità di acquisto domina nei pagamenti online, dove spesso gli utenti si lasciano tentare dal prezzo contenuto delle rate. Al di là della convenienza o meno di questa soluzione, è un dato di fatto che questa finisca per favorire l’indebitamento, specialmente tra gli italiani tra i 41 e i 55 anni. Il campo dell’arredamento e degli elettrodomestici è quello in cui si percepisce più profondamente questa tendenza. La nascita di questa situazione diffusa di mini-indebitamento porterà a delle conseguenze economiche e sociali ancora difficili da prevedere.