Proseguono senza soluzione di continuità i controlli ad alto impatto della Polizia di Stato nella zona di San Basilio, seguendo le indicazioni del Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, secondo una pianificazione realizzata dalla Questura di Roma.
Ecco cosa emerge dai controlli: il report
I servizi, svolti ormai periodicamente, hanno come obiettivo anche quello di incrementare la percezione di sicurezza nella zona ed aumentare la fiducia dei cittadini grazie alla presenza e alla maggiore visibilità sul territorio delle Forze dell’Ordine.
Nello specifico, nel fine settimana è stato effettuato, dai poliziotti del IV Distretto San Basilio, dagli equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine, dell’U.P.G.S.P., dagli agenti in moto delle Nibbio e dalle unità cinofile antidroga, un mirato servizio di controllo a tutela della sicurezza sulle grandi infrastrutture di trasporto del collegamento urbano, presso le Stazioni della Metropolitana Linea B fermata “Ponte Mammolo” e “Rebibbia“, e sono stati effettuati servizi antirapina e posti di controllo nei quartieri “Colli Aniene”, “Tiburtino III”, “Rebibbia” e “Sant’Alessandro”, durante i quali sono state identificate 269 persone e controllati 34 veicoli.
Una persona è stata denunciata in quanto destinataria di foglio di via obbligatorio con divieto di ritorno nel comune di Roma; 7 cittadini stranieri, sprovvisti di documenti d’identità, sono stati accompagnati presso gli Uffici di Polizia e al termine degli accertamenti ad uno di loro è stato notificato l’Ordine del Questore a lasciare il Territorio Nazionale.
Inoltre, gli investigatori del IV Distretto e le unità cinofile antidroga hanno effettuato varie ispezioni all’interno delle scale condominiali di palazzi nel quartiere del Tiburtino III trovando, all’interno della soffitta condominiale di uno di questi, 2 involucri contenenti 100 grammi di hashish e 41 involucri contenenti complessivamente 14 grammi di cocaina: tutta la sostanza stupefacente è stata sequestrata.
Infine, sono state effettuate ispezioni amministrative presso 4 attività commerciali: al titolare di una di queste è stata contestata la sanzione amministrativa di natura pecuniaria pari a 150 euro per l’accensione degli apparecchi da gioco con vincita in denaro durante l’orario di sospensione del funzionamento, in violazione del regolamento d’uso.
Analoghi servizi proseguiranno regolarmente anche nelle prossime settimane.
Foto di repertorio
Per dovere di cronaca, e a tutela di eventuali indagati in caso di indagini, ci teniamo a ricordare che quanto detto non equivale a una condanna. Le prove si formano in Tribunale e l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio. Resta dunque valida la presunzione di non colpevolezza degli indiziati.
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