Oggi, in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, l’atmosfera nella pittoresca cittadina di Nemi si è impregnata di un profondo senso di solidarietà e impegno. Il Sindaco Alberto Bertucci ha guidato la comunità in un toccante minuto di silenzio davanti all’opera di Marco Manzo, simbolo della strenua battaglia contro l’eliminazione della violenza sulle donne.
Minuto di silenzio per Giulia Cecchetin
La piazza centrale, Piazza Roma, è diventata il fulcro di questa commemorazione speciale, illuminandosi di rosso attraverso la fontana della Diana. Questo gesto simbolico è stato scelto attentamente dall’amministrazione comunale per sensibilizzare, contrastare e prevenire il drammatico fenomeno della violenza contro le donne.
La fontana della Diana, situata all’entrata del centro storico, è stata selezionata perché rappresenta un punto di riferimento per la cittadinanza di Nemi. Il rosso che ora la avvolge è un richiamo visivo che invita tutti a riflettere sulla gravità della violenza di genere e a unirsi nella lotta per eliminarla.
Il Sindaco Bertucci, in una nota ufficiale, ha dichiarato: “E’ stata scelta questa fontana perché rappresenta tanto per la nostra cittadinanza ed è collocata proprio all’entrata del nostro centro storico, un modo per aderire a questa data, un pensiero rivolto a tutte quelle donne vittime della violenza”.
Nel corso della giornata, i cittadini di Nemi hanno partecipato attivamente a iniziative di sensibilizzazione e dibattiti sulla violenza contro le donne. Questo evento ha unito la comunità in un segno di solidarietà e impegno per creare un ambiente in cui le donne si sentano al sicuro e rispettate.
In un periodo in cui la consapevolezza e l’azione sono essenziali per combattere la violenza di genere, Nemi si è distinta, diventando una voce forte e chiara contro questa piaga sociale. L’accensione di rosso della fontana della Diana rimarrà un segno tangibile di questa giornata di riflessione e azione, spronando tutti a contribuire a un futuro senza violenza sulle donne.