Nonostante il presidio da parte della Polizia Locale agli ingressi principali, continuano gli sversamenti illeciti di rifiuti, anche speciali, nei campi nomadi della capitale i cui traffici legati allo smaltimento hanno fatto parlare di una “terra dei fuochi” alla romana.
Sono di questa mattina le immagini del campo di Via Salviati che testimoniano nuovi sversamenti e la presenza di autovetture di dubbia provenienza cannibalizzate delle loro parti essenziali.
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Fallimentare secondo il Sindacato dei caschi bianchi romani la gestione delle attività di controllo dei campi dell’ultimo triennio:
“come denunciamo da tempo, il Corpo di Polizia Locale sembra aver abdicato alle proprie funzioni di controllo, accertamento ed indagine sui fenomeni criminosi all’interno dei campi, a tutela non solo dei cittadini ma della salute degli stessi abitanti, costretti a vivere e respirare in ambienti resi insalubri, in condizioni abitative dove l’unica legge che prevale sembra essere quella del più forte. A differenza delle origini, nell’ultimo triennio sembra essercisi limitati a piantonamenti di facciata, in linea con la politica gestionale del Corpo, che potremmo definire delle cerimonie. Non a caso, fatta eccezione per sfilate, esibizioni della banda e ricorrenze, il Corpo sembra ridotto ad essere distante anni luce dalla capacità operativa di un tempo. Confidiamo come l’imminente nuovo corso possa riportarne l’efficienza a standard accettabili anche in considerazione del sempre più vicino evento giubilare”.
Così in un commento il Segretario Romano del SULPL (Sindacato Unitario Lavoratori Polizia Locale) Marco Milani.