Riceviamo e pubblichiamo:
“La possibilità che venga avallata l’autorizzazione allo spostamento dei tralicci dell’elettrodotto è cosa assolutamente da evitare” sostengono i Consiglieri Del Brusco e Girolami. effetti – aggiungono – ormai è rimasto un grande cratere con rifiuti intorno”.
Alcuni, prendendo a pretesto le difficoltà di eseguire il “capping” (livellamento del cratere, copertura dei rifiuti con terra e piantumazione di alberi) per le forti pendenze verso l’interno del cratere, chiedono di spostare i tralicci per riempire e livellare il cratere con altri 600mila metri cubi di rifiuti…
La questione sta nel fatto che, contrariamente a quanto si voglia far credere, la cubatura che si renderebbe disponibile dopo lo spostamento dei tralicci, sarebbe ben più ampia dei 600mila metri cubi ipotizzati; empiricamente possiamo dire che la cubatura che si andrebbe a liberare, fino al livellamento con le pareti del cratere, è pari a circa il doppio di 600mila metri cubi…»
“La nostra salvezza – affermano con forza i Consiglieri Del Brusco e Girolami – è evitare in qualsiasi modo che quei tralicci vengano spostati…
Anche perché – aggiungono – se pure negli accordi scritti si farà riferimento al 2019 per la chiusura della discarica, spostare quei tralicci vorrà dire ampliare notevolmente la capacità della discarica e lasciare una porta aperta affinché qualsiasi Autorità, per motivi di ordine pubblico e/o sanitari, potrà poi imporre l’uso ad oltranza dell’immondezzaio, magari per risolvere una delle tante emergenze ambientali del nostro Paese …”.
Altra questione fondamentale è quella relativa ad i costi necessari per la chiusura della discarica…
“Per il “capping” sono necessari circa 11,5 milioni di euro – spiegano i Consiglieri – che la Regione non ha ancora inserito nel piano triennale delle opere pubbliche, e pare che Lazio Ambiente Spa abbia accantonato a tal fine solo 1,5 milioni di euro. Poi ci sono le fideiussioni delle quali chiediamo garanzia di reale escursione.
È evidente che se davvero vogliamo chiudere con questo nauseabondo passato – concludono Del Brusco e Girolami – è necessario evitare assolutamente lo spostamento dei tralicci, pretendendo un intervento di livellamento della discarica non “a riempimento”, ma “a riversamento”, cioè riempiendo il cratere abbassando il livello delle dune e riversando i rifiuti all’interno del cratere insieme alla terra per poi procedere al “capping” senza ulteriore conferimento di rifiuti.
Sull’altro fronte – quello dei finanziamenti – va immediatamente chiesto alla Regione di inserire i fondi necessari nel piano triennale delle opere pubbliche 2017/2019…
Qualsiasi altra soluzione prolungherà a data da destinarsi la chiusura di questo brutto capitolo della storia ambientale del nostro territorio che invece ha bisogno di girare finalmente pagina”».
F.to I Consiglieri Comunali dell’IdV di Colleferro Maurizio Del Brusco ed Emanuele Girolami