I Carabinieri della Compagnia Roma Trastevere unitamente ai colleghi del Gruppo di Roma, supportati da personale del N.A.S., del N.I.L. e del Nucleo Cinofili Santa Maria di Galeria, hanno svolto un servizio straordinario di controllo nel quartiere “Primavalle”, finalizzato alla prevenzione e alla repressione della criminalità diffusa nelle aree urbane della periferia, in linea con l’azione fortemente voluta dal Prefetto di Roma Lamberto Giannini in seno al Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica.
I dettagli
Il bilancio dell’attività ha portato all’identificazione di 98 persone, tra cui due arrestate e una denunciata a piede libero, il controllo di 50 veicoli e l’ispezione di 2 attività commerciali.
In manette è finito un uomo del quartiere, gravemente indiziato del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. I Carabinieri della Stazione di Roma Montespaccato lo hanno notato aggirarsi con fare sospetto in via Antonio Canepa e lo hanno fermato per un controllo. Poiché già noto per precedenti reati di droga, i militari hanno deciso di approfondire le verifiche e di perquisire, con l’ausilio di un’unità cinofila del Nucleo di Santa Maria di Galeria, la sua abitazione nella stessa via, dove hanno rinvenuto e sequestrato tre involucri contenenti 332 g di cocaina e due involucri contenenti 960 g di marijuana. L’indagato è stato trattenuto in caserma in attesa del rito direttissimo.
I Carabinieri hanno anche arrestato una 50 romana colpita da un provvedimento di esecuzione pene concorrenti, emesso il 25 gennaio 2024 dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Roma – Ufficio esecuzioni penali, dovendo espiare una pena di 4 anni e 2 mesi. L’arrestata è stata portata nel carcere Rebibbia Femminile.
Nell’ambito dei controlli alle attività commerciali, i Carabinieri, unitamente a personale specializzato, hanno denunciato il titolare di una frutteria in piazza Cornelia, per complessivi 13.000 euro, per la presenza all’interno del locale di un impianto di videosorveglianza senza la prescritta autorizzazione e per mancata redazione del documento di valutazione dei rischi, con contestuale sospensione dell’attività qualora non ottemperi agli obblighi di legge entro il 05 febbraio 2024 e il titolare di un ristorante in piazza Cornelia, per complessivi 4.500 euro, per la mancanza dei requisiti generali in materia di igiene e mancata attuazione delle procedure di autocontrollo e tracciabilità dei prodotti, con il sequestro di 20 kg di prodotti carne non idonei alla vendita.
Per dovere di cronaca, e a tutela di eventuali indagati in caso di indagini, ci teniamo a ricordare che quanto detto non equivale a una condanna. Le prove si formano in Tribunale e l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio. Resta dunque valida la presunzione di non colpevolezza degli indiziati.