Proseguono senza sosta le indagini e gli interventi dei poliziotti della Questura di Roma, coordinati dalla Procura della Repubblica, nell’ambito delle attività volte alla prevenzione e repressione dei reati inerenti allo spaccio di sostanze stupefacenti.
Spaccio di stupefacenti a Roma: 7 le persone arrestate; sequestrati droga e più di 10 mila euro in contanti
Al fine di confondere il forte odore emanato dallo stupefacente che deteneva all’interno del suo zaino, un 29enne italiano, fermato dagli uomini della Polizia di Stato dell’VIII Distretto Tor Carbone, aveva lasciato aperto un pacchetto di caffè e sparso parte del contenuto all’interno della borsa. Poco prima, l’uomo, era stato notato dagli agenti camminare in via Camesena con uno zaino a tracolla, mentre si guardava ripetutamente alle spalle. Fermato dagli agenti per un controllo il 29enne, privo di documenti, dopo un tentativo di fuga, è stato bloccato ed il suo zaino controllato.
Tra bustine termosaldate, panetti e cilindri, lo stupefacente recuperato – hashish e marjuana –è stato di oltre sei etti, inoltre in una tasca del giubbetto che lo stesso indossava sono stati trovati 4630 Euro in contanti, quale probabile provento dell’illecita attività di spaccio.
Una volta ispezionato il cellulare in uso al fermato, si è avuta ulteriore conferma dell’attività di spaccio posta in essere dall’uomo, a causa delle conversazioni con vari acquirenti utilizzando una piattaforma di messaggistica. L’uomo è stato quindi arrestato con la successiva convalida da parte del giudice.
Il personale della Polizia di Stato della sezione volanti stava effettuando un controllo presso il sottopasso che collega via Marsala con via Giovanni Giolitti quando una macchina che è sopraggiunta, notata la presenza della pattuglia, ha frenato bruscamente. Gli agenti, insospettitisi, hanno così deciso di controllare gli occupanti del mezzo. A bordo un uomo ed una donna, di 32 e 19 anni, entrambi romani e già conosciuti alle forze dell’ordine, i quali mal celavano uno stato di ansia ed agitazione nei confronti del controllo in atto.
I poliziotti hanno così deciso di eseguire ulteriori accertamenti presso gli uffici del commissariato Viminale: indosso alla ragazza sono state rinvenute diverse bustine contenenti crack e cocaina ed un importo di quasi 600 Euro. Mentre per quanto concerne l’uomo, la perquisizione domiciliare effettuata dagli investigatori ha permesso di recuperare 2 fucili tipo ‘soft air’ calibro 6 mm – riproduzione di modelli “AK 47” ed “M4” – muniti di caricatore, privi entrambi di tappo rosso e, all’interno di una cassaforte, 50 proiettili calibro 9×21.
Ultimate le indagini per i due è scattato l’arresto in concorso per spaccio di sostanze stupefacenti poi convalidato dal giudice.
In zona Corviale, un uomo a bordo strada, che camminava indossando un cappuccio come se non volesse farsi riconoscere, è stato fermato per un controllo da una pattuglia del XI Distretto San Paolo. Alla richiesta di documenti da parte degli operatori, l’uomo ha affermato di non averli e che si sarebbe recato a casa per prenderli cercando così di defilarsi, ma gli agenti, non appena hanno provato a trattenerlo al fine di procedere al controllo, hanno scatenato la sua reazione, poiché ha iniziato ad aggredirli. Una volta bloccato, l’uomo è stato portato presso gli uffici del Distretto per risalire alla sua identità; a seguito degli accertamenti il fermato è risultato avere numerosi precedenti specifici in materia di stupefacenti, oltre ad un Avviso Orale emesso dal Questore, sempre concernente gli stupefacenti. La perquisizione personale nei confronti dell’uomo, un 41enne romano, ha permesso di rinvenire 45 involucri di cocaina, diversi pezzi di hashish, un bilancino di precisione, 420 Euro e del nastro isolante, utilizzato per confezionare gli involucri trovati in suo possesso. Il 41enne è stato così arrestato per resistenza a Pubblico Ufficiale e detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, misura poi convalidata dall’Autorità Giudiziaria.
La pattuglia della Polizia di Stato del XV Distretto Ponte Milvio, nel percorrere via della Mendola durante il quotidiano servizio di controllo del territorio, ha notato un uomo all’interno di una macchina parcheggiata. L’intuito degli agenti di fermarsi poco distanti ed attendere i successivi movimenti dell’uomo è stato premiato quando il sospettato, appena partito con la macchina, è stato fermato per un controllo. L’uomo, sin da subito ha mostrato un atteggiamento nervoso e schivo nei riguardi degli operatori di Polizia; gli agenti, a seguito di una prima verifica, hanno riscontrato che l’autovettura era da ricercare in quanto provento di appropriazione indebita e che l’uomo era già conosciuto dalle forze dell’ordine.
Le prime perquisizioni hanno permesso di rinvenire quantità di cocaina nascosta negli slip, un punteruolo alesatore, del materiale specifico per il confezionamento e una somma di 155 Euro. Mentre nella successiva perquisizione domiciliare, è stata trovato ulteriore stupefacente, sostanza da taglio ed una somma di mille Euro, della quale l’uomo, che non svolge alcuna attività lavorativa, non ha saputo dare contezza.
Ultimate le indagini per l’uomo, italiano di 34 anni, è scattato l’arresto con la successiva convalida del Giudice.
I servizi di osservazione ed appostamento, attuati dal personale della Polizia di Stato del commissariato Appio Nuovo, hanno permesso di appurare il modus operandi di un soggetto che era solito consegnare stupefacenti ‘a domicilio’: il sospettato, uscendo dalla sua abitazione a bordo della sua macchina si recava dai clienti e dopo aver parcheggiato saliva a bordo delle loro macchine cedendo grossi involucri in cambio di ingenti somme di denaro.
Gli agenti, durante uno di questi scambi, avvenuto in via della Marranella di Marino, hanno bloccato l’uomo ed il suo acquirente, in procinto di ripartire con la sua macchina. Cospicuo il bottino recuperato dagli investigatori tra cocaina e hashish, numeroso materiale per il confezionamento ed un importo di quasi 3.500 Euro.
I due fermati, entrambi romani di 53 e 26 anni, al termine delle verifiche sono stati arrestati in concorso per detenzione e spaccio di sostanza stupefacente.
L’Autorità Giudiziaria ha in seguito convalidato gli arresti.
Ad ogni modo gli indagati sono da ritenersi presunti innocenti, in considerazione dell’attuale fase del procedimento ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.