Cronaca

Criminalità e droga: Operazione Alto Impatto a Frosinone, ecco cosa emerge

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Durante il fine settimana sono proseguiti i controlli straordinari della Questura di Frosinone, nell’ambito dell’operazione “Alto Impatto”, volta a contrastare la criminalità e il traffico di droga. L’azione ha riguardato soprattutto le aree del capoluogo ciociaro con alta incidenza di illegalità, integrandosi in una strategia più ampia di sicurezza pubblica.

Operazione Alto Impatto: rafforzate le misure contro la criminalità e il traffico di droga a Frosinone

La squadra operativa ha incluso l’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, la Squadra Mobile e la Sezione della Polizia Stradale di Frosinone, affiancati dal Reparto Prevenzione Crimine Lazio, dal Gabinetto Provinciale di Polizia Scientifica e dai Cinofili di Nettuno, che hanno agito ciascuno secondo le proprie aree di competenza.

Nel corso del complesso dispositivo di polizia, sono stati effettuati posti di controllo in vari punti strategici della città e nelle zone circostanti: all’esterno dell’Agenzia delle Entrate, in Via Aldo Moro, in via Monte Lepini, in Piazza De Matthaeis, in Corso Lazio e in altre aree ritenute sensibili, note per fenomeni di illegalità diffusa, spaccio e consumo di sostanze stupefacenti.

Durante le attività di ricerca sono state infatti rinvenuti e sequestrati a carico di ignoti oltre 800 grammi di droga tra hashish e marijuana.

I risultati di questa vasta attività condotta dalla Questura di Frosinone hanno incluso: l’identificazione di circa 200 persone; il controllo di 80 veicoli ed elevate 3 sanzioni al codice della strada.

Queste operazioni evidenziano l’impegno della Questura di Frosinone, guidata dal Dott. Domenico Condello, non solo nell’attuazione di misure preventive e repressive, ma anche nella responsabilità continua verso la sicurezza pubblica. L’obiettivo è mantenere l’ordine e la serenità, essenziali per la qualità della vita dei cittadini e il supporto delle attività quotidiane, enfatizzando l’importanza della sicurezza come fondamento della vita civile e confermando l’impegno della Polizia di Stato nel costruire una comunità più sicura e unita.

Foto di repertorio

Per dovere di cronaca, e a tutela di eventuali indagati in caso di indagini, ci teniamo a ricordare che quanto detto non equivale a una condanna. Le prove si formano in Tribunale e l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio. Resta dunque valida la presunzione di non colpevolezza degli indiziati.