Cronaca

Roma, nasconde la cocaina tra le parti intime ma vede la Polizia e prova a buttarla dalla finestra

Condividi su Facebook Condividi su Whatsapp Condividi su Telegram Condividi su Twitter Condividi su Email Condividi su Linkedin
cassino pugni alla compagna

Sono 3 le persone arrestate dalla Polizia di Stato nelle ultime ore  in quanto gravemente indiziate del reato di detenzione, ai fini di spaccio, di sostanze stupefacenti.

Lotta allo spaccio di droga nella Capitale: tre arresti, i dettagli

Nei giorni scorsi, gli agenti del Commissariato Colombo, hanno fermato un 22enne italiano mentre transitava in via Fernando Colombo. Il controllo è stato esteso, poi, all’abitazione, rinvenendo un totale di 4,4 chilogrammi di sostanza stupefacente di varia natura, poco più di 1400 euro in contanti suddivisi in banconote di vario taglio e materiale per il confezionamento. Gli investigatori, al termine dei controlli, hanno arrestato il giovane ragazzo.

Sempre i poliziotti del commissariato Cristoforo Colombo hanno arrestato un italiano di 31 anni gravemente indiziato del reato di detenzione e spaccio di sostanza stupefacente. A seguito di attività d’indagine i poliziotti sono venuti a conoscenza di un’attività illecita posta in essere dal 31enne, già sottoposto alla detenzione domiciliare per reati inerenti gli stupefacenti.

Gli agenti, nel corso di un servizio di osservazione, hanno visto un soggetto, noto quale assuntore di sostanza stupefacente, fare ingresso nell’appartamento dell’uomo.

Gli agenti hanno dunque approfittato dell’apertura della porta per entrare anch’essi all’interno dell’abitazione dove il noto assuntore ha consegnato loro un involucro contenente 0,3 grammi di cocaina.

Leggi anche – Ricercato per violenza sessuale: 63enne messicano arrestato a Roma

Mentre gli agenti attendevano di procedere alla perquisizione, l’uomo ha approfittato per disfarsi della sostanza stupefacente contenuta in una busta che aveva nascosto tra le parti intime, svuotandola fuori dalla finestra.

La parte restante nella busta, del peso di 14 grammi, è stata successivamente recuperata dagli agenti e a seguito della perquisizione personale sono stati rinvenuti 600 euro in contanti. Nell’abitazione sono stati ritrovati anche dei ritagli dello stesso tipo di quelli utilizzati per il confezionamento dell’involucro in possesso dell’acquirente.

Per dovere di cronaca, e a tutela di eventuali indagati in caso di indagini, ci teniamo a ricordare che quanto detto non equivale a una condanna. Le prove si formano in Tribunale e l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio. Resta dunque valida la presunzione di non colpevolezza degli indiziati.