Cronaca

Fiuggi, aggredisce la moglie durante un litigio: arrestato

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Codice rosso e maltrattamenti in famiglia: i provvedimenti in Ciociaria

Nella giornata di ieri la Polizia di Stato di Frosinone e, più precisamente, gli operatori del Commissariato di P.S. di Fiuggi, hanno proceduto all’arresto in flagranza di reato di un soggetto per le fattispecie di maltrattamenti contro familiari e conviventi e resistenza e lesioni a pubblico ufficiale.

Fiuggi, aggredisce la moglie durante un litigio: arrestato

L’operazione di cui sopra trae origine dalla querela presentata dalla moglie dell’interessato presso il Commissariato di P.S. di Fiuggi, attraverso cui la stessa affermava di essere stata aggredita fisicamente dal proprio coniuge a seguito di un litigio.

Durante la stesura della querela, sul cellulare della donna sono iniziati ad arrivare messaggi di minacce da parte del marito, tanto da far temere alla stessa conseguenze negative per la propria incolumità fisica e per quella dei familiari.

Gli operatori di polizia si attivavano immediatamente e, grazie agli accertamenti espletati, apprendevano che l’uomo si trovava nei pressi del Commissariato ed aveva fermato la sorella della denunciante, iniziando anche con quest’ultima un acceso dibattito.

Giunti sul luogo interessato dalla presenza del soggetto, i poliziotti constatavano, sin da subito, che il predetto si mostrava poco collaborativo agli inviti rivolti: difatti, a fronte della richiesta di recarsi in Commissariato per gli accertamenti del caso, l’uomo cercava di scappare rifugiandosi all’interno di un negozio e, una volta raggiunto dagli operatori, dava una forte spinta ad uno di essi facendolo rovinare a terra.

Considerato quanto sopra e, in ragione della mancata desistenza dagli atteggiamenti violenti, il soggetto in parola veniva bloccato fisicamente, arrestato per i reati sopra ipotizzati e, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, tradotto presso la Casa Circondariale di Frosinone.

Per dovere di cronaca, e a tutela di eventuali indagati in caso di indagini, ci teniamo a ricordare che quanto detto non equivale a una condanna. Le prove si formano in Tribunale e l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio. Resta dunque valida la presunzione di non colpevolezza degli indiziati.

Se sei vittima di violenza domestica e/o di genere, contatta le Forze dell’Ordine o il 1522


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