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Primo censimento alberi nella Riserva Naturale del Lago di Canterno

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Primo censimento alberi nella Riserva Naturale del Lago di Canterno

Primo censimento alberi nella Riserva Naturale del Lago di Canterno: i dettagli da Fare Verde Gruppo Fiuggi.

I dettagli

Con immensa soddisfazione il presidente della associazione Fare Verde Gruppo Fiuggi ODV, annuncia la realizzazione del primo censimento degli Alberi nella Riserva Naturale del lago di Canterno, Parco Naturale Regionale Monti Ausoni e Lago di Fondi.

Esso va ad aggiungersi alle tante attività che proseguono con determinazione e vitalità, difatti, i volontari dell’associazione Fare Verde Gruppo Fiuggi ODV, oltre a svolgere nella Riserva Naturale Lago di Canterno attività riguardanti la manutenzione del verde, giornate ecologiche, educazione ambientale, birdwatching, salvaguardia ambientale, ecc…, hanno collaborato anche con lo studio professionale del Dott. Agronomo Giuseppe De Marco per la realizzazione del censimento.

Il censimento delle alberature e del verde presenti nell’areale ricadente nel Comune di Ferentino e del Comune di Fiuggi è stato svolto a cura e con cura, dallo studio professionale del Dott. Agronomo Giuseppe De Marco con sede operativa in Ferentino (FR).

Un lavoro svolto alla luce del sol leone, dove neanche il caldo torrido dell’estate è riuscito ad allentare la volontà e la determinazione che contraddistinguono i volontari della Fare Verde Gruppo Fiuggi ODV.

Sono stati censiti, nel territorio del Comune di Ferentino, n° 71 alberi, tra i quali, alcuni molto interessanti per caratteristiche specifiche, per parametri di grandezza, ed anche in buona salute; mentre, gli alberi presenti nel territorio del Comune di Fiuggi, e per la precisione “Palude delle Pantanelle”, dove è presente la garzaia più alta in quota della regione Lazio, prezioso luogo per la nidificazione, e che dovrebbero essere il polmone vitale per la riproduzione della avifauna selvatica, versano in situazione critica.

In particolare, le alberature della stessa Garzaia, e nello specifico, quelle circoscritte in un raggio di circa 70 metri (dove sono presenti i nidi di airone cenerino e guardabuoi), a differenza delle altre, sembrano essere state investite da una vera e propria perdita di vitalità fino alla morte definitiva.

In attesa di un’indagine particolareggiata a carattere tecnico/scientifico, magari corredata anche da studi accademici – riferisce il Dott. De Marco – sembrerebbe che le fisiopatie che hanno interessato questa sola porzione di alberature potrebbe essere collegata alla sommersione permanente degli apparati radicali e associata ad un’alta concentrazione di azoto assorbita dagli stessi-.

È in corso anche uno studio per una proposta di recupero (per ciò che ne rimane) del patrimonio
arboreo presente, oltre al suggerimento di azioni che riguarderanno la tutela e la salvaguardia
della biodiversità della stessa Garzaia – “purtroppo ignorata per criticità ed esatta geolocalizzazione anche nella fase di redazione del Piano di Assetto della Riserva Naturale del 2020”.

Tale proposta sarà un ampliamento di quello che fu il precedente ed originario progetto messo in campo nell’anno 2021 dall’associazione Fare Verde Gruppo Fiuggi per partecipare al Progetto Ossigeno della Regione Lazio. Il progetto per la tutela ambientale della stessa Garzaia, seppur privo di oneri a carico della società EnelGreenPower, non veniva preso in considerazione dalla stessa Società. Tutto ciò, sembrerebbe legato ad una serie di motivazioni che ancor oggi non  forniscono una chiara spiegazione sia ai volontari dell’associazione “Fare Verde Gruppo Fiuggi ODV” e sia a chiunque abbia a cuore l’aspetto ambientale anche della stessa Riserva Naturale.

Nel merito ambientale di questa porzione di territorio della Riserva Naturale, la società Enel Green Power, purtroppo, sembrerebbe non essere stata la sola a ignorare e sottovalutare le problematiche ambientali, permettendone lo stato in cui trovasi.

Tutto ciò, forse perché l’associazione Fare Verde Gruppo Fiuggi è stata la sola, delle diverse associazioni ambientaliste presenti nel territorio, ad individuare e lamentare tali criticità? Ad ogni modo, l’associazione continuerà la propria missione ambientale, e confida concretamente in un serio approfondimento del caso anche da parte del Commissario Straordinario Dott. Giuseppe Incocciati dell’Ente Parco, il quale sta dimostrando, sin dalla sua nomina, di operare con diligenza e professionalità per la Tutela Ambientale della Riserva Naturale, e non solo.

La valorizzazione dell’ambiente, non può che iniziare dalla cura dell’ambiente stesso.