Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa di USB Migranti, garantendo sempre il diritto di replica.
USB Migranti: “Si ripetono le iniziative di protesta dei residenti migranti presenti nei centri di accoglienza”.
Il comunicato stampa integrale
Si ripetono le iniziative di protesta dei residenti migranti presenti nei centri di accoglienza, il 10 a Chieti dopo pressante richiesta della Federazione dell’Abruzzo si è svolto l’incontro di una delegazione di residenti nei centri di accoglienza, dei dirigenti di USB, Yacouba Saganogo e Masa Sibide, con i rappresentanti di Prefettura, Questura e Azienda sanitaria locale.
Al centro dell’incontro, argomenti che si stanno ripetendo in ogni città che stanno rapidamente evidenziando il crescente malessere delle centinaia di migliaia di residenti stranieri, che per colpa di leggi, ma soprattutto di comportamenti inaccettabili da parte delle istituzioni, stanno costantemente provocando reazioni da parte dei giovani stranieri, contenuti in modo a dir poco inadeguato, nelle centinaia di centri di accoglienza sparsi per il territorio italiano.
Il tutto con la consapevolezza da parte delle istituzioni datoriali e dalle analisi di economisti di rilievo internazionale, che in Italia non c’è alternativa all’assenza di mano d’opera ne non si passa per la regolarizzazione di tutti i lavoratori stranieri, già presenti sul territorio italiano.
Nell’incontro a Chieti messi in moto accorgimenti e attenzioni per ridurre al massimo i ritardi e le carenze dei centri di accoglienza, degli uffici immigrazione, delle stesse ASL.
Gli esiti dell’incontro sono stati riportati dalla delegazione di USN e dei residenti dei centri, in una assemblea generale fatta nella sede di USB, con tutti i residenti promotori della protesta.
I motivi della protesta che si ripetono tutti uguali nelle varie città sono essenzialmente:
- l’attesa anche di un anno, per ricevere il modello C3 per la richiesta di asilo politico;
- le lunghe tempistiche, lamentate da tutti gli ospiti, circa il rilascio dei Permessi di Soggiorno;
- l’affollamento dei dormitori con servizi insufficienti e scarsa igiene;
- pasti generalmente scarsi;
- irregolarità nell’erogazione del pocket-money;
- difficoltà ad ottenere la tessera sanitaria.
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Temi che ritroviamo in ogni manifestazione: il 12 a Frosinone, il 19 a Pescara torneremo a protestare ed avere incontri con le istituzioni preposte.
Per USB, la protesta è chiara, la soluzione anche ABOLIRE LA BOSSI FINI, REGOLARIZZARE SUBITO TUTTI I LAVORATORI STRANIERI.
Usb LAVORO MIGRANTI