Cronaca

Spaccio di droga al Quarticciolo: tre arresti. Ecco cosa emerge dai controlli

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I Carabinieri del Nucleo Operativo, con il supporto di altre pattuglie della Compagnia Roma Casilina hanno effettuato una mirata attività di controllo al Quarticciolo, finalizzata al contrasto del traffico di stupefacenti e alla prevenzione e alla repressione della criminalità diffusa nelle aree di periferia.

L’operazione di controlli in zona Quarticciolo: il report completo

L’operazione si inserisce nell’ambito dell’azione fortemente voluta dal Prefetto di Roma Lamberto Giannini in seno al Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica.

Il bilancio dell’operazione è di tre persone arrestate e una sanzionata in via amministrativa.

Nello specifico, durante i controlli, i Carabinieri hanno arrestato due cittadini tunisini di 25 e 43 anni, entrambi senza fissa dimora e con precedenti, notati dai militari mentre effettuavano delle cessioni di stupefacente prelevati da un contenitore per la raccolta dei rifiuti. Ragion per cui, immediatamente bloccati, a seguito della perquisizione personale e del luogo di occultamento della droga, i due sono stati trovati in possesso di 7 dosi di crack, 2 g di cocaina e la somma contante di circa 760 euro, ritenuti il provento della pregressa attività di illecita. Droga e denaro sono stati sequestrati.

Qualche ora dopo, gli stessi Carabinieri hanno arrestato in flagranza un altro cittadino tunisino di 24 anni, senza fissa dimora e con precedenti, sorpreso anch’esso mentre effettuava cessioni di sostanze stupefacenti prelevate da un nascondiglio ricavato in una lastra di marmo. Prontamente bloccato a seguito di perquisizione anche nel luogo di occultamento della droga, il 24enne è stato trovato in possesso di 8 dosi di crack, una dose di cocaina e una dose di hashish, oltre alla somma contante di circa 475 euro.

Le ulteriori verifiche, hanno consentito di segnalare in via amministrativa alla Prefettura di Roma un cittadino italiano, trovato in possesso con modiche quantità di sostanza stupefacente del tipo crack, per uso personale.

Complessivamente, i Carabinieri hanno identificato 60 persone e eseguito verifiche su 35 veicoli.

Per dovere di cronaca, e a tutela di eventuali indagati in caso di indagini, ci teniamo a ricordare che quanto detto non equivale a una condanna. Le prove si formano in Tribunale e l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio. Resta dunque valida la presunzione di non colpevolezza degli indiziati.