Non accenna a scendere il polverone sollevato nelle ultime settimane contro Acea Ato 5, gestore unico dell’acqua a Frosinone e provincia, dopo le due delibere avallate dai sindaci lo scorso 18 febbraio che hanno votato la diffida ad adempiere e la messa in mora del gestore, intorno al quale si era già scatenata la protesta di tutta la cittadinanza del capoluogo e dei paesi limitrofi in seguito ai rincari – talvolta superiori nell’ordine delle centinaia di euro – registrati sulle bollette.
Proprio la scorsa settimana, l’assemblea tenutasi nel Palazzo della Provincia e presieduta dal Presidente Antonio Pompeo aveva votato all’unanimità il provvedimento, esprimendo anche parere contrario riguardo la fusione di Ato5 e Ato2.
Lo stesso gestore, per tutta risposta, ha presentato formale istanza di accesso agli atti, una mossa che – con tutta probabilità – lascerebbe intendere un ricorso al Tar da parte di Acea, intenzionata a chiedere un risarcimento anche per i danni d’immagine.
La battaglia dunque continua senza esclusione di colpi e si preannuncia ben lontana da un epilogo definitivo. In tutto questo, come sempre, a rimetterci è la cittadinanza, gravata dall’arrivo di bollette salatissime che spesso mettono in difficoltà le fasce meno abbienti della popolazione. Guai però a non pagare, visto che Acea già in diverse occasioni ha sospeso l’erogazione del servizio, lasciando i malcapitati senza un bene primario come quello dell’acqua.
Altre proteste sono previste all’orizzonte, specie se la situazione continuerà a rimanere poco chiara come lo è stato fino a questo momento.
E voi cosa ne pensate della vicenda che vede protagonisti tutta la Provincia e il gestore unico dell’acqua?