Cronaca

Roma, auto esce dal campo di via dei Gordiani a forte velocità e investe un agente

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Roma, auto esce dal campo di via dei Gordiani a forte velocità e investe un agente

Nel pomeriggio di ieri, 21 ottobre 2024, intorno alle 18.00, una pattuglia della Polizia Locale di Roma Capitale, durante il servizio di controllo in via dei Gordiani, si è messa all’inseguimento di un veicolo che, uscendo dal campo nomadi  della zona, si stava dirigendo a forte velocità in direzione di via Anagni.

Ecco cosa è successo nel pomeriggio di ieri

Gli agenti del V Gruppo Prenestino hanno raggiunto l’auto Fiat Punto all’altezza di via Anagni, dove è stata bloccata. Il conducente, nel tentare la fuga, ha investito uno degli agenti, appena sceso dall’autopattuglia per gli accertamenti del caso.

L’operante, nel tentativo di fermare il veicolo investitore, ha sparato con l’arma di ordinanza a distanza ravvicinata su uno dei pneumatici anteriori del mezzo, che ha ripreso nuovamente la folle corsa. Inseguito  dalla pattuglia, il veicolo è stato raggiunto in via delle Betulle, dove gli agenti sono riusciti a bloccarlo, intercettando uno degli uomini a bordo, che al momento si trova in stato di fermo, mentre l’auto è stata posta sotto sequestro: da accertamenti è risultata  sprovvista di assicurazione e sono in corso le verifiche  per stabilirne l’eventuale provenienza furtiva.

Le indagini sono tuttora in fase di svolgimento anche per risalire agli altri occupanti del mezzo. L’agente investito è stato trasportato presso l’ospedale Vannini per le ferite riportate.

Milani (SULPL): “Città insicura, colleghi a rischio”

Ennesima scena da film a Roma, dove un’auto priva di assicurazione, uscita da un campo nomadi, è stata inseguita per le vie della città, con tanto di spari a seguito del deliberato investimento di un poliziotto locale che ha riportato 10 giorni di prognosi.

Sull’episodio e sulle condizioni in cui si trovano ad operare le donne e gli uomini del caschi bianchi romani, è intervenuta la voce del SULPL (Sindacato Unitario Lavoratori Polizia Locale) , che per voce del Segretario Romano Marco Milani rende noto: “Il deliberato investimento di un nostro collega impiegato in servizio in uno dei tanti piantonamenti di facciata davanti ai campi nomadi della Capitale, pone ancora una volta in evidenza il problema della Sicurezza a Roma e della scarsa attenzione che le istituzioni tutte, dalla giunta Gualtieri al Governo centrale, pongono ai poliziotti locali d’Italia. A fronte di una presenza ormai preponderante sul territorio delle grandi metropoli, e delle continue richieste di attivitá di contrasto alla criminalità diffusa, continuiamo contrattualmente ad essere, un esercito di impiegati amministrativi, mandati per strada a svolgere attività di Polizia pur non essendone riconosciuti come Forza. L’episodio di ieri con le ben più gravi conseguenze che avrebbe potuto comportare denuncia ancora una volta, come peraltro più volte fatto da questo sindacato, l’approssimazione e la pessima gestione del Corpo di Polizia cittadino, ancora oggi impiegato in piantonamenti di facciata davanti ai campi nomadi capitolini, dove si vorrebbe far credere come una pattuglia di due persone possa garantire la Sicurezza di villaggi di centinaia di persone, troppo spesso enclave di illegalitá diffusa. Torniamo a chiedere con Forza una legge di riforma che tuteli gli appartenenti alla categoria, con il riconoscimento della stessa come Forza di Polizia ad ordinamento locale”, concludono dal Sindacato.

Foto di repertorio


Per dovere di cronaca, e a tutela di eventuali indagati in caso di indagini, ci teniamo a ricordare che quanto detto non equivale a una condanna. Le prove si formano in Tribunale e l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio. Resta dunque valida la presunzione di non colpevolezza degli indiziati.