L’attesa esposizione ” Artemisia Gentileschi e il suo tempo” è finalmente aperta al pubblico, sarà possibile ammirarla dal 30 novembre 2016 al 7 maggio 2017, presso il Museo di Roma a Palazzo Braschi.
La mostra è realizzata con il patrocinio del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, e prodotta da Roma Capitale con Arthemisia Group. Ci propone un percorso che copre l’intera produzione dell’artista, consentendo ai visitatori di rivivere l’esperienza di Artemisia come donna pittrice del suo tempo, confrontando le sue opere con quelle dei colleghi che hanno fatto parte della sua vita. Quasi 100 opere, di 80 provenienze diverse che ricoprono tutti i periodi artistici più importanti della sua carriera: il primo periodo romano, l’esperienza fiorentina presso la corte medicea, il ritorno nella capitale e il soggiorno napoletano. L’esposizione nasce da un’ idea di Nicola Spinosa, curatore della sezione partenopea della mostra, con la collaborazione di Francesca Baldassari ( sezione relativa a Firenze) e Judith Mann ( periodo romano).
Artemisia è un personaggio noto, forse più per la sua travagliata e spesso fin troppo romanzata biografia. Di lei ci rimane tuttavia una produzione pittorica sublime, caratterizzata da uno stile elegante quanto mutevole e proteiforme. Lo scopo che si propone la mostra ” Artemisia Gentileschi e il suo tempo” è proprio quello di sottolineare questo talento nel contaminare la sua arte e declinare la sua tecnica secondo le esigenze dei diversi committenti. Aggiornando il suo stile, attingendo dai suoi contemporanei riuscì a mantenere l’eleganza sensuale che contraddistingueva le sue figure. Artemisia è una donna, una pittrice che ha saputo imporsi grazie al suo talento, ma anche al suo temperamento, in un mondo tradizionalmente maschile. Rappresenta quasi esclusivamente personaggi femminili, donne forti, risolute e a volte sfortunate, come lo fu lei. Dovrebbe essere questa la sua forza, la ragione dell sua fama. Troppo spesso si è posto l’accento sulle sue tragiche vicende personali; la ragazza violentata, costretta a un matrimonio riparatore a alla fuga in un’altra città, dato che il suo aggressore è rimasto impunito. Alcune mostre in passato hanno voluto raccontare la vita della donna attraverso i suoi dipinti, questa nuova esposizione si propone invece di raccontare la vita della sua arte, metterla a confronto con quei personaggi con cui ha stretto delle profonde relazioni, fatte di scambi, dialoghi ma anche di contrasti: Michelangelo Buonarroti il Giovane, Cristofano Allori e lo stesso Galileo Galilei, con cui ebbe il piacere di stringere una profonda amicizia a Firenze e che ispirò la sua ” Aurora” . Troviamo così esposti alcuni suoi capolavori, come Giuditta decapita Oloferne ( 1617, dal Museo di Capodimonte), Cleopatra ( 1639-40, dalla Gallerie G. Sarti di Parigi), Autoritratto come suonatrice di liuto ( 1617- 18, dal Wadsworth Atheneum Museum of Art di Hartford). Così come il David con la testa di Golia del padre Orazio Gentileschi e la Giuditta di C. Allori.
Artemisia Gentileschi e il suo tempo è una mostra concepita come quelle ” di una volta”, frutto del duro lavoro di 3 anni, in cui i curatori e i collaboratori si sono occupati del prestito di ogni singola opera, raccogliendo una collezione ricca e completa. Una delle mostre più grandi che siano mai state concepite per questa straordinaria artista, ospitata a Palazzo Braschi, uno dei più affascinanti di Roma, che ci regala un affaccio su Piazza Navona da brivido; una visita assolutamente consigliata a tutti.
Date al pubblico 30 novembre 2016 – 7 maggio 2017
Con il patrocinio di MiBACT – Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo Promossa e prodotta da Roma Capitale – Assessorato alla Crescita culturale Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali
Organizzazione Arthemisia Group Con Zètema Progetto Cultura
Catalogo Skira
Per maggiori info. : http://www.museodiroma.it/