Dopo l’emissione dell’ordinanza di custodia cautelare, eseguita nella giornata del 7 dicembre scorso, come da procedura il fascicolo processuale è stato trasmesso per competenza alla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Roma, perché il G.I.P. del Tribunale di Frosinone aveva ravvisato l’esistenza dell’associazione a delinquere, finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti.
Il p.m. della D.D.A. dr Giuseppe Cascini, che ha preso in carico il procedimento, ha richiesto la conferma di tutte le misure già emesse dal G.I.P. di Frosinone.
Il G.I.P. del Tribunale di Roma, nell’esaminare la richiesta e gli atti processuali, ha accolto in toto la ricostruzione dei fatti già formulata nel primo provvedimento cautelare, confermando sia l’esistenza dei gravi indizi di colpevolezza, sia la gravità del fenomeno criminoso impiantato all’interno del complesso di edilizia popolare di viale Spagna.
Allo stesso tempo ha ritenuto attualmente sussistenti le esigenze cautelari in capo agli indagati, confermando le misure delle custodie cautelari in carcere, applicate nei confronti di 16 indagati, tra capi, promotori ed organizzatori dell’organizzazione criminale.
Ha invece attenuato le esigenze cautelari in capo agli indagati sottoposti agli arresti domiciliari, ritenendo l’obbligo di firma presso la polizia giudiziaria sufficiente per impedire che gli stessi reiterino i gravi reati di cui sono accusati.
(IMMAGINE DI REPERTORIO)