RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
Di seguito l’intervento integrale indirizzato al Sindaco di Ciampino da parte del gruppo consiliare M5S durante il Consiglio Comunale svoltosi ieri, 29 Dicembre 2016, sul Bilancio dell’Azienda Servizi Pubblici ASP S.p.a.
“La giornata odierna è cruciale per la vita e per il futuro delle famiglie che lavorano in ASP così come è decisiva per le sorti di quest’azienda che per molteplici scelte nefaste e per gestioni a dir poco discutibili si trova oggi nelle condizioni a noi tutti note. Le decisioni che verranno prese in questa seduta di consiglio però, interessano tutti i cittadini ciampinesi che ormai da troppo tempo pagano ingiustamente per tutti gli sbagli, gli oscuri sbagli, delle gestioni che si sono succedute e saranno altrettanto decisive anche e soprattutto per le sorti del Comune di Ciampino e quindi di tutti i nostri concittadini.
Di riflesso – anche se ovviamente ciò è molto meno importante – è una giornata cruciale anche per Lei Sindaco, per il suo futuro sia amministrativo che politico. È un banco di prova per Lei e per la sua Amministrazione ineludibile. Una sorta di resa dei conti cui Lei ha già dimostrato più che di non volersi di non potersi sottrarre. Questa azienda, Sig. Sindaco, è malata della malattia infettiva della mala politica, delle colpevoli e vergognose scelte che hanno gettato al vento milioni di euro di tutti i cittadini, è un malato terminale verso il quale si sta praticando il cosiddetto “accanimento terapeutico”. È un’azienda malata a causa di quella politica che soffoca l’autonomia aziendale, che si ingerisce fin troppo nelle scelte strategiche e che negli anni l’ha trasformata da un’azienda modello quale era ad una azienda fallita perché sig. Sindaco l’ASP è già fallita e da molti anni.
Milioni di Euro dei cittadini ciampinesi persi negli anni iscritti nei debiti della società, che ammontano a circa 23 milioni di euro, cause perse come quella della Sorgente Appia che ha determinato in primis l’attuale e gravissima situazione del bilancio della partecipata pari a euro 1.250.000,00 euro, per non parlare poi dei continui ricorsi ad affidamenti di consulenze esterne e mancate, purtroppo volute, acquisizioni di servizi, come quella della gestione delle soste a pagamento, regalati a ditte esterne togliendo linfa vitale alla società e a tutti i suoi dipendenti. Vogliamo poi parlare dei metodi con quali i consiglieri di amministrazione venivano selezionati? Non di certo metodi basati su principi di meritocrazia e preparazione né tantomeno quello della chiamata pubblica. No. I metodi utilizzati sono stati quelli del vecchio e ben collaudato sistema conosciuto come “Manuale Cencelli”. Una sorta di “groviglio armonioso” che ha raggiunto l’apice allorquando i precedenti Sindaci, del suo schieramento, fecero accomodare sulle sedie del Consiglio di Amministrazione i rampolli dei due ex senatori ciampinesi. Il primo, che è stato anche Sindaco di Ciampino negli anni ottanta, con il garofano all’occhiello ed il secondo senatore ed ex sottosegretario di stato azzurro e berlusconiano di ferro. L’immagine plastica della 1° e della 2° repubblica che speriamo esserci messi definitivamente alle spalle.
Furono esperienze devastanti più che per i due rampolli per l’ASP e su cui oggi forse è bene stendere un velo di pietoso silenzio. Poi, pochi anni fa, con l’eliminazione del C.D.A. e la nomina dell’Amministratore Unico si è consumato il salto di qualità. Un “uomo solo al comando” nominato dal Sindaco ed appannaggio esclusivo del suo Partito che da sempre è stato “l’azionista di riferimento” delle amministrazioni comunali fin qui succedutesi a Ciampino, ovvero, quello in cui lei stesso milita.
Di una sola cosa il Gruppo consiliare Movimento 5 Stelle oggi pubblicamente la prega: La prega di assumersi coraggiosamente e dignitosamente tutta la responsabilità per la situazione estremamente critica in cui oggi versa l’azienda poiché è Lei e i suoi ‘’lungimiranti’’ predecessori siete i principali responsabili del baratro in cui si trova l’ASP non potendo negare che le forti difficoltà aziendali hanno avuto inizio circa 5-6 anni or sono .Le imputiamo la massima responsabilità di questo stato di cose poiché in questi anni è Lei che sta ricoprendo il ruolo chiave di Sindaco, dal giugno 2014 ad oggi, ed ha ricoperto quello altrettanto importante di Assessore al Bilancio ed al Controllo delle Società Partecipate nel triennio che ha preceduto questa consiliatura.
Non possiamo però non riconoscere l’impegno che da mesi sta assicurando al capezzale dell’azienda; non si è affatto risparmiato commissionando diversi nuovi piani industriali aziendali che forse sarebbe più onesto definire “piani di salvataggio aziendali” affidandosi al medesimo “guru fiorentino” (Pozzoli, n.d.r.) del diritto dei servizi pubblici locali che sull’altro fronte, quello dell’altra società partecipata AMBI.EN.TE S.p.A, vi ha spinto in una ambiziosa quanto velleitaria e spregiudicata opera di accaparramento di appalti di rifiuti solidi urbani. Ha inventato quello che ormai comunemente possiamo definire il “Programma Pozzoli 2016″ che sintetizziamo con queste parole:”…i requisiti per ricevere gli appalti diretti in house a danno della concorrenza e del mercato oggi non li abbiamo ma ce li andiamo a cercare!” . Programma che purtroppo per voi si scontra con i recenti pareri espressi dal Garante per la Concorrenza ed il Mercato proprio sulle avventure aziendali di AMBI.EN.TE S.p.A.
Abbiamo quindi il timore, anzi la certezza di dover presto, e solo in termini negativi, tornare a parlare in aula consiliare di questo argomento. Il piano industriale di cui dibattiamo oggi è evidente che non sembra aver superato a pieni voti l’esame degli uffici comunali preposti al controllo sugli atti delle società partecipate e del Collegio dei Revisori dei Conti. È stato quindi portato in aula da Lei sprovvisto dei dovuti “pareri favorevoli”.
C’è da ammettere però che Lei Sindaco, è anche sfortunato perché, a differenza del passato, il piano industriale è stato esaminato prima da tecnici comunali rivelatisi molto autorevoli e con la schiena dritta e poi da revisori dei conti sorteggiati dalla Prefettura e non più nominati dal Consiglio comunale e quindi dalla sua maggioranza e di alto profilo professionale.
Di un’altra cosa La preghiamo e cioè di non sottoporre a noi il patetico quanto stucchevole appello al “senso di responsabilità”. Un appello che, semmai ce lo volesse inviare, respingeremo al mittente poiché, noi non abbiamo mai amministrato né il Comune di Ciampino né tanto meno le sue aziende partecipate. Noi non abbiamo mai condiviso nulla, nella nostra breve vita di amministratori locali, del suo operato nell’attività societaria di ASP S.p.A. ed ancor meno di AMBI.EN.TE S.p.A,. Noi non abbiamo aperto tanti anni fa quel costosissimo giocattolo ubicato in Via Mura dei Francesi 164 comunemente denominato “Centro Benessere PANACEA”, ulteriore grave fatto di sperpero di danaro pubblico. A questo proposito Le chiediamo: “perché non ha mai commissionato ai vertici aziendali di Asp un “bilancio stralcio” della sola vicenda “PANACEA”?
Doveva farlo Sindaco, può ancora farlo, affinché possa essere chiaro a tutti i cittadini ciampinesi quanto questa scelta dei suoi predecessori abbia gravato per anni sulle casse aziendali, drenando ingenti risorse dagli utili che venivano prodotti dalle farmacie comunali. Non siamo stati noi, anni addietro, a licenziare in tronco un Vice Sindaco responsabile solo di aver provato a ficcare il naso nell’amministrazione dell’ ASP ed in particolare nell’affare della vendita delle quote societarie delle fontanelle della Sorgente Appia,
Dossier curato dall’allora top manager ASP, poi Direttore Generale di AMBI.EN.TE S.p.A, ed ora a capo di Lazio Ambiente in quel di Colleferro, il sempre presente Dott. Demetrio de Stefano persona che ci piacerebbe ci raccontasse e ci spiegasse nei minimi dettagli i fatti che ci hanno portato a questa situazione. Da quella vicenda e da quegli errori discende il conto salatissimo che ci deriva dalla sentenza di fine 2015 che oggi tutti i ciampinesi, fatta eccezione di chi ha effettivamente sbagliato, sono chiamati a finanziare. Lo stesso intoccabile top manager protagonista di quella disastrosa quanto dispendiosa avventura imprenditoriale intrapresa anni addietro in A.T.I. con A.M.A. International per raccogliere la spazzatura a Dakar, invece di occuparsi di ciò per cui Ambiente nasce e cioè garantire il tanto sbandierato servizio di eccellenza della raccolta dei rifiuti. Non abbiamo votato noi la scissione societaria di alcuni anni fa che ha fatto nascere AMBI.EN.TE S.p.A, con la distinzione tra “appalto forte” dell’igiene ambientale perché obbligatoriamente coperto al 100% dalla TARI dei nostri concittadini e quelli degli “Appalti dei Servizi Deboli”, quei servizi a domanda individuale fondamentali per la cittadinanza: mense scolastiche, pulizie degli uffici, servizio scuolabus, asili nido che invece di custodire gelosamente avete svenduto ai privati. Non abbiamo bocciato di certo noi, al termine della precedente consiliatura, la proposta di deliberazione di iniziativa popolare mediante la quale operatrici degli asili nido, genitori dei bambini e semplici cittadini si sono battuti come leoni contro il vostro fin troppo evidente disegno di privatizzazione dei servizi educativi i cui effetti deleteri per le operatrici e per l’utenza sono ormai sotto gli occhi di tutti. Non abbiamo fatto nominare noi gli attuali Direttori Generali di ASP e di AMBI.EN.TE S.p.A. in violazione delle leggi che impongono l’avviso pubblico invece della “promozione sul campo” dei vostri fidatissimi managers.
Non abbiamo affidato noi, per anni, quelle tante consulenze esterne che più che arricchire l’Azienda ne hanno impoverito le sue casse.
Sig. Sindaco Lei e la sua maggioranza devono oggi dimostrare a tutti di essere davvero maggioranza con una prova netta di autosufficienza sia politica che amministrativa. Se riuscirete a salvare l’Azienda, e quando diciamo salvare intendiamo fare uscire definitivamente dal tunnel nel quale la vostra pessima gestione l’ha cacciata ve ne renderemo merito con quell’onestà intellettuale che dovrete comunque riconoscerci. In caso contrario non pensate minimamente di imputarci una sorta di “concorso di colpa” nel vostro fallimento. Non invocate il senso di responsabilità. Non provate a coinvolgerci in ciò che è il risultato del vostro e solo del vostro operato. Con la massima sincerità sig. Sindaco ci auguriamo che prevalga la prima ipotesi perché anche a noi, e non certo solo a voi, stanno a cuore le sorti dei lavoratori ASP e delle loro famiglie.
Prendetevi le vostre responsabilità e di fronte ai cittadini e alle famiglie dei dipendenti ASP riferite la verità: questa azienda non dobbiamo salvarla noi oggi, dovevate non affondarla voi fino a ieri.”
I consiglieri portavoce M5S Marilena Checchi, Marco Bartolucci, Daniele De Sisti
I link agli atti principali:
Bilancio ASP
https://drive.google.com/drive/u/0/search…
Piano industriale 2017/2019
https://drive.google.com/drive/u/0/search…
Parere dei Revisori dei Conti
https://drive.google.com/…/fol…/0B_ZK4JcASt2-cFZOMDQzeGY3LVk
Parere del Dirigente III Settore (Ufficio Controllo di gestione interno e strategico e Società Partecipate)
https://drive.google.com/drive/u/0/search…