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Laureati in giurisprudenza: ecco le strade alternative

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Non solo avvocati: quello che molti ragazzi non sanno, è che la laurea in giurisprudenza non è in grado solo di lanciare giovani avvocati rampanti, pronti per un tirocinio in uno studio legale e poi per una brillante carriera con tanto di toga. Oggi, infatti, questo corso di studi prepara per una moltitudine di professioni: alcune legate ancora alle tradizioni di questa laurea, come ad esempio il notaio ed il magistrato. Altre, invece, che pur non avendo la stessa fama riescono comunque a garantire grandi soddisfazioni lavorative, economiche e personali: il tutto senza l’altissima concorrenza ed i sacrifici che l’avvocatura, al contrario, comporta.

Giurisprudenza: una laurea in evoluzione

Cambiano i mestieri, e si evolvono le esigenze non solo dei giovani, ma anche delle aziende, degli enti e delle Pubbliche Amministrazioni. Da questo punto di vista, la laurea in giurisprudenza è una di quelle che ha deciso di orientarsi verso il futuro: a partire dalle modalità di conseguimento di questo titolo di studio, fino ad arrivare ai mestieri alternativi che, sempre più spesso, rappresentano oggi una opportunità concreta per i laureati. Ad esempio, esistono università all’avanguardia come l’Unicusano: un ateneo telematico che offre una facoltà di giurisprudenza a Roma e che consente agli iscritti di seguire le lezioni dal pc, tramite la piattaforma di e-learning e le video-lezioni che viaggiano su Internet. Per quanto riguarda i mestieri alternativi, invece, occorre un approfondimento.

Laurea in giurisprudenza: quali sono gli sbocchi alternativi?

Nonostante gli iscritti in giurisprudenza partano con il sogno di diventare avvocato o magistrato, questa è una soddisfazione che non sempre riesce ad accontentare tutti: il motivo è dovuto al fatto che quello dell’avvocatura è un percorso arduo, lungo e che richiede anche una certa dose di abnegazione. Il lato positivo è che una laurea in giurisprudenza spalanca numerose porte alternative, per chi ha deciso di reinventarsi per mancanza di lavoro, ma anche per i giovani che scelgono subito di intraprendere una carriera diversa da quella di avvocato.

Ad esempio, un laureato in giurisprudenza può facilmente trovare lavoro presso le Pubbliche Amministrazioni, come ispettore oppure addetto al contenzioso. Per non parlare, poi, delle opportunità nel campo delle imprese, spesso alla ricerca di esperti di giurisprudenza, in grado di gestire ogni aspetto giuridico relativo al personale, all’organizzazione del lavoro e all’azienda stessa. Inoltre, esiste anche una figura chiamata redattore giuridico: un esperto che si occupa di redigere e di aggiornare il database aziendale con tutte le normative e le nuove prassi legali che interessano (o potrebbero interessare) l’impresa. Infine, gli enti locali sono spesso interessati all’assunzione di figure professionali come gli istruttori direttivi ed i funzionari amministrativi: veri e propri coordinatori del personale, in grado di gestire un gruppo per il raggiungimento di un obiettivo condiviso.