Nonostante un’ottima partita, la Lazio paga due minuti di black out della ripresa e viene battuta dall’Imola, brava ad insinuarsi nelle pieghe di una partita che per la squadra di Pedrini si era complicata dopo il rosso a Borges. Resta l’amaro in bocca per una partita nella quale la sconfitta non sembra meritata.
Primo tempo. Partenza sprint per la Lazio che al quarto minuto già passa in vantaggio: invenzione di Tiziano Chilelli, palla ricevuta da Fortini e assist al bacio sul secondo palo per Gedson che fa 1-0. L’Imola prova a scuotersi, scheggia il palo con Deilton e tramite il gioco va alla ricerca del gol del pari. Ma è la Lazio, davvero cinica, a infilare il raddoppio: Escosteguy strappa palla in fase di pressione e infila Juninho per il raddoppio biancoceleste. Il match resta però in equilibrio: la squadra di Pedrini continua a spingere secondo il suo credo e con Deilton trova la rete del 2-1 a 3′ dall’intervallo. Con questo punteggio si va al riposo.
Secondo tempo. L’inizio della ripresa è tutto di marca capitolina, ma il gol non arriva nonostante Tiziano Chilelli colpisca una traversa ed in un altro paio di occasioni l’urlo del gol rimanga solamente strozzato in gola. La partita sembra girare definitivamente sul rosso a Borges, ma in superiorità la Lazio non va a segno e così, come spesso accade, la partita gira al contrario: in due minuti l’Imola ribalta il match con Fabinho e Napoletano issandosi sul 2-3. La Lazio perde certezze e tutta la brillantezza con la quale aveva cominciato la ripresa. Non serve neanche il portiere di movimento, prima con Laion e poi con Giasson. Vince l’Imola una gara nella quale la Lazio non ha affatto demeritato.