Tecnologia

Lazio, crescita di acquirenti online sopra la media nazionale

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Cresce il commercio online in Italia e il Lazio è una delle regioni che si colloca sopra la media nazionale per aumento di acquirenti online e per la presenza di imprese che effettuano vendite tramite e-commerce. È il quadro che emerge dall’ultimo studio di Confartigianato sull’e-commerce in Italia, che prende in esame il mondo delle vendite online dal punto di vista degli utenti e delle imprese.

Sono 16,1 milioni gli italiani che nel 2016 hanno comprato online beni e servizi, pari al 50,5% di tutti gli utilizzatori di internet. Più di un internauta su due fa acquisti online, un risultato raggiunto grazie ad una crescita di quasi due punti percentuali (1,8) rispetto all’anno precedente. Crescita che nel Lazio è avvenuta sopra la media nazionale: +4,6 punti nell’ultimo anno, preceduta solamente da quella di Abruzzo (+7,2) e Veneto (+6,9) e seguita subito dopo da Sicilia (+4,2) e Trento (+4,1).

A comprare online sono soprattutto gli uomini: la percentuale di acquirenti di sesso maschile è pari al 31,5%, quella delle donne è del 25,7%. Cambiano anche le abitudini di acquisto tra uomini e donne: i primi preferiscono comprare beni e servizi di informatica e tecnologia, mentre le donne concentrano i loro acquisti nel settore abbigliamento.

Per la ricerca di Confartigianato, il settore in cui si concentra la maggiore presenza di acquirenti online è quello dei Viaggi e trasporti (40,9%), seguito da Abiti e articoli sportivi (40,2%), Informatica e tecnologia (31,5%), Articoli per la casa (30,5%), Libri, giornali, riviste (incluso il formato e-book), materiale per l’e-learning (28,5%) e Film, musica, biglietti per spettacoli (25,8%). Più indietro il settore dei Prodotti alimentari (8,6%), che è tuttavia quello che nell’ultimo anno ha fatto registrare la maggiore crescita, pari ad un ottimo +31,9%.

Dati, questi dei settori di acquisto, che in buon parte ricalcano quelli messi in evidenza dalla ricerca sull’e-commerce di Casaleggio Associati, che tuttavia pone in prima posizione in Italia il segmento dell’intrattenimento online, comprendente film, giochi e soprattutto il gaming online, che emerge come il primo settore dell’e-commerce nel nostro paese, peraltro in crescita rispetto alla rilevazione precedente. Un incremento non passato inosservato a nuovi brand come PokerStars Casino, operatore attivo solo nel poker online fino a qualche anno fa, entrato ora anche nel segmento del Casino Online. Più in generale, il pubblico ha mostrato di apprezzare non solo le nuove piattaforme, ma più in generale questo settore dell’intrattenimento digitale, in continua evoluzione con nuovi operatori e prodotti.

Sul lato delle imprese, lo studio di Confartigianato rivela che solo l’11% delle imprese italiane vende online, contro una media europea del 20%. Le regioni con percentuali più elevate di imprese che vendono tramite e-commerce sono la Valle d’Aosta (23,2%), Bolzano (20,9%), Trento (18,3%), Sardegna (17,0%), Liguria (13,5%), Campania (12,6%), Friuli-Venezia Giulia (12,5%) e Sicilia (12,0%). Anche il Lazio si pone sopra la media nazionale, anche se di poco, con l’11,2% delle imprese della nostra regione che vende i propri prodotti o servizi online.

Quali sono le barriere che impediscono alle imprese italiane di vendere i propri prodotti tramite la rete internet? Non sembrano essere i problemi di connessione, visto che altre ricerche mostrano che le nostre imprese hanno percentuali elevate di connessione ad internet, pur se lievemente inferiori rispetto alla media europea.

Le principali criticità sono legate ai costi di avvio dell’e-commerce e ai benefici attesi, ma restano anche i limiti legati alla logistica, al quadro normativo e ai pagamenti online. È anche per questo che stanno riscuotendo un crescente successo i marketplace, ossia i centri commerciali online.

Il successo dei marketplace tra gli utenti è stato messo in evidenza anche dalla sopracitata ricerca di Casaleggio Associati, mentre per le imprese spesso rappresentano una soluzione “chiavi in mano” e alternativa rispetto alla creazione di un proprio sito con negozio online. Vendere su Amazon – che ha una piattaforma specifica per il Made in Italy – eBay, Etsy – specializzato nella vendita online di oggetti artigianali e fatti a mano – e altri centri commerciali online, risolve molti problemi che hanno le piccole imprese, dalla logistica ai pagamenti online, che sono gestiti direttamente dal marketplace. Un successo, quello dei centri commerciali online, che potrebbe portare nuove imprese a vendere su internet, aumentando in questo modo la quota di e-commerce nella nostra regione e in Italia.