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Roma, la Polizia Locale si autotassa per la missione di soccorso ai terremotati

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Aggressione alla Polizia Locale di Anzio, interviene la CISL: "Sdegno per l'attacco, solidarietà al Comando"

Continuano a partire ogni settimana ininterrottamente i contingenti di agenti ed ufficiali della Polizia Locale di Roma per fornire il proprio contributo alle operazioni di soccorso alle popolazioni colpite dalle ripetute scosse telluriche ed ora aggravate dalle proibitive condizioni meteorologiche a causa delle fitte nevicate e successive ghiacciate. Ma proprio questa condizione climatica sta dimostrando che non è sufficiente il solo buon cuore dei nostri volontari. Il contesto ambientale che trovano i vigili in soccorso in quei luoghi montani innevati è ben diverso dalla cornice cittadina della Capitale e così la dotazione di vestiario risulta inadatta. Allora gli stessi vigili-volontari oltre alla solidarietà umana hanno dovuto mettere mano alle loro tasche ed equipaggiarsi in proprio con dopo-sci, guanti da neve, passamontagna, maglie termiche, calzemaglia e calzettoni da neve e quant’altro necessario per svolgere le loro 10 ore di servizio che devono affrontare in quelle zone impervie.

Niente possono fare invece per garantire le stesse garanzie di sicurezza che svolgono a Roma, poiché al di fuori del territorio comunale di appartenenza perdono le qualifiche di Polizia Giudiziaria e di Pubblica Sicurezza e in questo modo non possono assicurare nemmeno i servizi di Polizia Stradale. Questa grave limitazione, ad esempio, – specificano dal Coordinamento Ugl-Pl – vieta agli agenti di chiedere documenti e generalità alle persone o redigere atti giudiziari per rilievi di incidenti gravi o mortali. Già nel 2009 la Regione Basilicata aveva legiferato per l’estensione delle qualifiche di Polizia Giudiziaria ai vigili lucani, ma nel 2011 intervenne con sentenza di annullamento n. 35 la Corte Costituzionale per illegittimità, su espresso ricorso dell’allora Presidente del Consiglio.

“Siamo fieri ed orgogliosi dell’ennesima dimostrazione di abnegazione e senso del dovere dei nostri colleghi e colleghe – dichiara Sergio Fabrizi RSU della Ugl-Pl di Roma – così come di tutti i colleghi delle altre Polizie Locali accorsi nelle zone in crisi ma dobbiamo registrare, ancora una volta, la cecità di tutti i governi succedutisi fino ad oggi, a non voler riconoscere alla categoria il giusto inquadramento nel comparto Sicurezza delle Forze di Polizia, necessario per il lavoro quotidianamente svolto dalle Polizie Locali, anche in questi frangenti di massima necessità”