Prosegue la campagna di monitoraggio e prevenzione portata avanti dalla XVIII Comunità Montana dei Monti Lepini dell’area romana, per bloccare la diffusione del cinipide del castagno.
Il lavoro di controllo mai cessato dalla istituzione, viene anche ribadito in questo scorcio di nuovo anno. A rinnovare questo impegno è stato lo stesso Presidente della Comunità Montana Fabrizio Di Paola. ‘L’attenzione e il monitoraggio sulla diffusione del cinipide galligeno del castagno non si è mai arrestata’, ha dichiarato il Presidente Di Paola. ‘Per questo, in questi ultimi giorni, abbiamo inviato ai comuni di Carpineto Romano, Montelanico, Segni, Artena e Gorga, la richiesta di consegnare circa 100 calle da prelevare nelle aree interessante, negli anni scorsi, dai lanci dell’insetto antagonista naturale del cinipide, cioè il Torymus sinensis, per poter procedere all’attività di monitoraggio al fine di predisporre un eventuale successivo rilascio dell’insetto che va ad attaccare il cinipide. In base all’esito dei risultati – aggiunge Di Paola – verranno effettuati dalla Comunità Montana gli eventuali rilasci del Torymus’.
L’attività di monitoraggio è stata affidata alla Associazione Tutela Marroni di Castione che da anni collabora fattivamente con le associazioni Città del Castagno, il Centro studi e documentazione sul castagno, Associazioni Castagno, Castanea strada europea del Castagno oltre alla Università di Torino. Inoltre da più di 4 anni, tramite un centro di allevamento autonomo del Torymus, l’Associazione Tutela marroni di Castione ha fornito Enti, Associazioni di castanicoltori e privati in tutta Italia, per la lotta biologica al cinipe del castagno