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Colleferro-Segni, nuovo appello del Comitato Residenti contro lo sfruttamento della cava

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La questione inerente l’eccessivo sfruttamento della cava in via Traiana 1 sta creando non poche tensioni tra i comitati residenti di Colleferro e Segni, che rivolgono un nuovo appello al sindaco della città lepina Maria Assunta Boccardelli affinché trovi una soluzione per evitare il depauperamento delle montagne, riqualificando nel contempo l’area soggetta all’escavazione di calcare.

“Questa è la “settimana degli appelli” e anche io voglio rivolgere un appello alla prof.ssa Boccardelli, Sindaco di Segni, affinché risolva “il problema dei danni causati dalla escavazione di calcare dalla cava in via Traiana, km. 1”, si legge nella lettera.

In questa e in altre circostanze ho sempre avuto rispetto della persona e del ruolo della Prima Cittadina; ora se raccoglierà il mio appello darà soddisfazione non a noi, ai Comitati cittadini e di quartiere o alle forze sociali e politiche di Segni e di Colleferro che sostengono e condividono questa battaglia, ma alla Sua Giunta per essere riuscita a mettere ordine nei conti economici del bilancio del Comune di Segni, senza aumentare le tasse ai cittadini”, esordisce Costantino Di Pietrantonio.

La questione è molto sentita tra gli abitanti di Segni e Colleferro, che stanno cercando di costruire forme di coordinamento e di integrazione che vadano al di là del confine territoriale, con l’auspicio che la stessa collaborazione si realizzi, sui vari aspetti, tra i Sindaci dei due Comuni, a cui compete affrontare le problematiche sollevate.

Ora che il rapporto tra ricchezza e sfruttamento senza sviluppo del territorio si è invertito, la prospettiva di lungo periodo deve essere il recupero morfologico e il rinverdimento dell’area della cava, dopo decenni di dissennata estrazione.

Bisogna mettere mano ad uno studio urbanistico per la riqualificazione della zona di escavazione, perché “Sono circa 100 anni che la montagna è depauperata delle sue risorse naturali senza alcuna forma di ripristino e di controllo! Vogliono azzerarla a livello del mare per farci vedere all’orizzonte le spiagge del Tirreno?”

“E’ una provocazione – commenta Ina Camilli, rappresentante del Comitato residenti Colleferro – ma ora non so fino a che punto lo sia, se il direttore della Marangoni spa di Anagni è arrivato a proporre, in una sua recente intervista televisiva, di risolvere il problema sanitario della concentrazione delle polveri sottili, le PM10 nella valle del Sacco,  di “eliminare le montagne e l’inquinamento non c’è più!” (26.2.2016).

Non ci possiamo sentire rappresentati da una classe politica spesso disattenta alle questioni locali e questo non è il pensiero dell’imprenditoria del territorio!”

Questo il link del Documento con il quale viene chiesta al Sindaco di Segni una differente gestione ambientale ed economica della situazione inerente la cava, vidimato in data 29/02/2016.

Costantino Di Pietrantonio, Cittadino di Segni

Ina Camilli, rappresentante Comitato residenti Colleferro