Tecnologia

Roma, arriva la Tac rivoluzionaria che fotografa il corpo in un secondo

Condividi su Facebook Condividi su Whatsapp Condividi su Telegram Condividi su Twitter Condividi su Email Condividi su Linkedin

Una Tac al cuore nel tempo di un solo battito, un esame total body in un secondo. È possibile alla Casa di cura Quisisana di Roma, dove è appena stato installato l’innovativo tomografo computerizzato realizzato da GE Healthcare, divisione medicale di General Electric. A un’elevata qualità delle immagini il “rivoluzionario” sistema Tac abbina rapidità di scansione e una notevole riduzione della dose di radiazioni erogate ai pazienti nel corso dell’esame.

Tra i principali punti di forza della nuova tecnologia c’è l’ampia copertura anatomica (16 cm), che insieme alla rapidità di scansione della macchina consente ai medici di cogliere immagini intere e in altissima definizione di organi come cervello, cuore, fegato o pancreas nel tempo di una singola rotazione da 0,28 secondi, con risultati clinici di qualità equiparabile a quella di visualizzazioni al microscopio.

Nella pratica, il dispositivo permette ad esempio di effettuare un esame total body in un secondo o una Tac al cuore nel tempo di un battito cardiaco, aiutando i medici a formulare diagnosi corrette anche nei casi dei pazienti clinicamente più complessi, come coloro che soffrono di forte aritmia cardiaca.

La velocità del sistema fa inoltre sì che il personale clinico possa raccogliere informazioni relative alla funzionalità degli organi e non soltanto alla loro anatomia. Una possibilità in grado di garantire ad esempio una completa valutazione del cervello in caso di ictus attraverso lo studio della perfusione cerebrale.

Il nuovo tomografo è inoltre equipaggiato con Asir-V, tecnologia sviluppata da GE capace di ridurre la dose di radiazioni erogate durante gli esami fino all’82%, preservando un’identica qualità dell’immagine. Nel corso di un anno, una persona riceve mediamente 5 millisievert (msv) di radiazioni da fonti esterne. Nel caso di un esame effettuato con una TAC tradizionale, la dose si attesta in media a 15 msv: per questo diventa fondamentale riuscire a ridurre la quantità di radiazioni erogate, soprattutto nel caso di pazienti pediatrici. La nuova TAC installata presso la Casa Di Cura Quisisana può ridurre la dose erogata fino all’82%.

Quelle introdotte dal nuovo tomografo computerizzato in dotazione della Casa di cura Quisisana di Roma non sono semplici migliorie, ma innovazioni tecnologiche fondamentali che cambiano il concetto stesso dell’esame Tac”, ha commentato il professor Giovanni Simonetti,Professore Emerito dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata e responsabile della Diagnostica per Immagini e Radiologia Interventistica della casa di cura Quisisana. “Per medici e pazienti si tratta di una vera rivoluzione”.

La velocità di scansione del tomografo rende inoltre più raro il ricorso a medicinali in grado di rallentare il battito cardiaco dei pazienti sottoposti all’esame. Non si tratta dell’unica caratteristica del sistema in grado di rendere l’esame meno invasivo: il nuovo modello di Tac permette infatti di utilizzare una minor quantità di liquido di contrasto, laddove questo sia necessario.

Le innovazioni tecnologiche introdotte dal dispositivo non si fermano qui: il nuovo modello presenta anche un hardware di ricostruzione dedicato (Recon Server) che permette l’esecuzione di studi di Spectral Imaging con cui viene ampliata la capacità di caratterizzazione dei diversi tessuti esaminati dal sistema, rendendo più semplice la diagnosi di patologie difficilmente riconoscibili con studi condotti tramite tomografi convenzionali.