Arte, cultura, turismo e tradizioni nel weekend che si apre a Zagarolo Zagarolo – Saranno tre giorni di iniziative e di eventi quelli che verranno ospitati a Zagarolo, tra Palazzo Rospigliosi e Borgo San Martino.
Venerdì 17, alle ore 17.00, si svolgerà a Palazzo Rospigliosi (Salone delle Feste) la conferenza stampa di inaugurazione del progetto europeo “Erasmus+ “YES Culture – Youth Empowerment Socialisation – through – Culture”. La Comunità Montana dei Castelli Romani e Prenestini, capofila ed Ente organizzatore e coordinatore del progetto, ha ottenuto un finanziamento specifico per promuovere la partecipazione dei giovani alla vita culturale tanto a livello locale quanto a livello transnazionale. Dell’iniziativa beneficeranno 48 giovani di età compresa tra i 18 e i 30 anni che si cimenteranno in percorsi tematici e inclusivi nell’area del Parco Archeologico Culturale di Tuscolo.
Sarà proprio il Comune di Zagarolo lo scenario principale dello scambio giovanile in programma dal 17 al 27 marzo 2017 presso il quale sarà realizzata l’attività residenziale associata a numerose visite sia nell’area dei Castelli Romani e dei Monti Prenestini, sia nella capitale.
Sabato 18, alle ore 17.00, a Palazzo Rospigliosi è prevista la presentazione del libro “L’Arca di Simone” di Mons. Giovanni Verginelli. Introdurrà il Prof. Antonio Fiorito.
Domenica 19, alle ore 12.30, verrà intitolato al Mons. Castolo Maria Ghezzi il parcheggio e la strada annessa di Borgo San Martino. L’evento verrà introdotto alle ore 11.30 dalla Ss. Messa in suffragio, concelebrata nella Chiesa dell’Annunziata con le Autorità civili, militari e religiose.
Domenica 19, alle ore 17.00, verrà inaugurata la mostra “I giochi di Leonardo – Il segreto del movimento”, un’esposizione monotematica al Museo del Giocattolo nella quale si ripercorrerà il genio di Leonardo da Vinci, attraverso le sue creazioni ludiche.
“Un weekend ricco di eventi che raccontano Zagarolo in chiave culturale, con un occhio alle proprie tradizioni – spiegano il Sindaco, Lorenzo Piazzai e l’Assessore alle Politiche culturali, Emanuela Panzironi – La scelta di intitolare una strada a Mons. Ghezzi è stata condivisa ed accolta all’unanimità: stiamo parlando di un vero e proprio benefattore per Zagarolo e il territorio romano, sia in chiave pastorale sia chiave artistica, vista la produzione pittorica e mosaicista del Monsignore”.
“Il Museo del Giocattolo compie dodici anni – aggiungono il Presidente dell’Istituzione Palazzo Rospigliosi, Sandro Vallerotonda e il Direttore del Museo del Giocattolo, Serena Borghesani. – Un traguardo importante che festeggiamo con una mostra dedicata a Leonardo da Vinci, un primo appuntamento di un progetto più ampio, denominato “Mirabilia”, finanziato tramite avviso pubblico e finalizzato allo sviluppo dei sistemi dei servizi culturali. Nel 2014, tra i numerosi disegni del genio rinascimentale, sono stati trovati tre disegni di giocattoli, una trottola, uno yo-yo e un aquilone: un ottimo gancio per collegare e presentare a Zagarolo, in anteprima assoluta, il binomio arte e gioco”.
Mons. Castolo Maria Ghezzi Note biografiche
Mons. Castolo Maria Ghezzi nacque a Zagarolo il 15 Settembre 1885 e la sua vocazione, maturata in una famiglia e in una città fiorenti di vita cristiana, lo portò ad essere sacerdote nel 1909. Esercitò la sua prima attività pastorale nella parrocchia di San Lorenzo a Zagarolo, dove, rivelando una sensibilità per i problemi giovanili, fondò il Ricreatorio maschile “Don Bosco”. A ritorno dalla Prima Guerra Mondiale iniziò a insegnare nel Collegio Nazzareno di Roma e fondò a Roma, a San Martino ai Monti, un Ricreatorio giovanile. Nella sua modestissima abitazione, accanto alla Basilica di San Balbina, intraprese una serie di iniziative tese al completo restauro del contiguo ospizio “Santa Margherita”: una grande lapide posta nell’atrio della Basilica, anch’essa restaurata, ricorda l’opera del benefattore. Nel 1941 Don Castolo volse le sue attenzioni al paese natale e, acquistato un grande edificio presso la casa paterna, vi edificò, dedicandolo alla memoria dei propri genitori Aureliano e Maria, l’attuale Istituto Canossiano di Zagarolo, che da subito ospitò un asilo e un Centro per le Opere Parrocchiali. Don Castolo, oltre ad interessarsi della sua parrocchia di origine, San Lorenzo, curò anche il restauro della Chiesa della Ss.ma Annunziata di Zagarolo, dalle campane al tempietto, da lui stesso progettato. L’ultima opera a favore della gioventù maschile di Zagarolo non andò in porto perché Don Castolo scomparve il 30 Dicembre 1956. Da non dimenticare l’ampia produzione artistica di Mons. Castolo Maria Ghezzi. Fu, infatti, cultore d’arte e fine maestro di disegno, come dimostrò non solo nella ricostruzione dei mosaici di Santa Balbina e nella guida musiva del pavimento della Chiesa dell’Annunziata, ma anche, quale provetto pittore, nella compilazione dei diplomi in pergamena che si diffusero in tutti i paesi del Mondo. (Fonte: Prof. Antonio Fiorito)