Riceviamo e pubblichiamo:
Ringraziamo il Messaggero che nell’articolo di sabato 18, raccogliendo alcune dichiarazioni dell’assessore Adolfo Tammaro sull’accordo di programma coi comuni di Pomezia e Genzano, ha fatto venir fuori il “comunista sopito” che era in lui. Infatti, come ognuno può verificare, a gennaio commentammo l’accordo e proponemmo una visione strategica per il pedibus. Riportiamo: “Seconda questione, il pedibus, che proponiamo di migliorare. Abbiamo malsopportato il misto di ignoranza, pregiudizio e superficialità con cui qualche esponente regionale dei partiti di destra ha voluto commentare la proposta di pedibus. Infatti, noi non solo riteniamo che sia una buona cosa accedere a quei finanziamenti per realizzare i percorsi dei bimbi che vanno a scuola; ma proponiamo di rivolgersi – anche al fine di meglio offrire una base culturale, scientifica e medica – alle associazioni che hanno promosso (e proposto concretamente, ad esempio con un convegno nazionale dello scorso anno recepito dai gruppi parlamentari e dal Governo) il pedibus. Sappiamo che a Marino, una delle nostre associazioni è in simbiosi culturale e vanta solidi rapporti con una di queste associazioni nazionali e potrebbe sostenere il comune in questa attività. Perché i risvolti del pedibus sono di lungo respiro e di vasta scala. Certo sono meno veicoli in strada. Ma questo è l’aspetto minore. Il maggior beneficio, ad esempio è proprio l’attività fisica – utile anche alla lotta contro l’obesità infantile – ; un altro beneficio è l’accesso a scuola non come pacchi trasportati da un luogo all’altro, ma con un ingresso di bambini già vigili per il percorso svolto. Un ulteriore aspetto, sempre di lunga durata – come dimostra il comune di Trieste, antesignano in Italia ed in Europa per questa attività – è la modifica stessa di parti di urbanità: maggior passaggi pedonali, abbattimento barriere architettoniche, e cosi via. Ecco, la proposta politica e amministrativa che avanziamo è che il Comune si rivolga a queste presenze, a queste eccellenze, per realizzare quella che è una buona scelta di indirizzo. Da elevare, rispetto a quanto scritto fin qui dalla Giunta”.”
Ora, come si evince dalle dichiarazioni dell’assessore, anche se dopo la figuraccia delle Città del Vino il sindaco non vuol parlare con i comunisti; ciò che ha detto al Messaggero Tammaro, è proprio quanto indicato a gennaio da noi comunisti. Ma, non dialogando direttamente abbiamo dovuto attendere che un membro della Giunta ci arrivasse per conto proprio. Così, i cittadini, bene che è andata hanno perso tre mesi perché la Giunta sapesse di cosa doveva occuparsi e come. Confermiamo, comunque, che non si è ancora centrato – nel sito del comune e nell’articolo non ce n’è traccia – l’argomento di affidarsi a chi “associazione” è già perno nazionale e internazionale in questo campo. Vediamo nei prossimi tre mesi se vorranno parlare coi comunisti o se facendo i detective falso-esperti-filolegulei lo scopriranno. Peccato, che da molti altri soggetti politici locali si taccia di questo importante argomento, che è vita nuova per i bambini/scolari/studenti di Marino. Noi comunisti continueremo nella stessa linea sulla Giunta: nessun pregiudizio, ma nessuno sconto!