Potrebbe sembrare la classica storia, divenuta ormai comune, dell’ennesima persona vittima della crisi e del disagio degli anni duemila. Di sicuro, vedere una persona di 79 anni rischiare il carcere per aver rubato una crema del valore di 9 euro, lascia perplessi e invita tutti quanti ad una riflessione.
I fatti sono presto detti: l’anziana è stata tradita dal suo “narcisismo”, visto che è stata pescata in possesso di un flacone di crema di bellezza del quale si era indebitamente appropriata. Bloccata dopo il controllo alla cassa, dalla sua borsa è spuntato fuori il tubetto incriminato, con il titolare dell’esercizio che l’ha denunciata per furto.
Cosa può aver spinto una donna in età ormai avanzata a compiere un simile gesto, se non altro perché riguardava un bene non di prima necessità? Alcuni mesi fa, la signora aveva conosciuto un suo coetaneo in un centro sociale. Una nuova scintilla, un sentimento che improvvisamente compare nella testa di chi ha nuovamente voglia di tornare a vivere un sentimento. E l’improvviso raptus di un furto che tradisce una condizione economica forse non proprio agiata, visto l’esiguo valore del bene, anche se qui scendiamo nel campo delle ipotesi.
Fatto sta che, dopo essere stata bloccata dalla sicurezza, la donna rischia adesso dagli 1 ai 4 anni di carcere.