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Velletri, “Quando la parola si fa stile” fa sold out nel sabato della Casa delle Culture

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Gran pienone sabato sera all’Auditorium della Casa delle Culture e della Musica di Velletri: “Quando la parola si fa stile” ha incantato il pubblico, letteralmente rapito da versi, musica e testi di scrittori, poeti e liberi pensatori in un coinvolgente mix di emozioni e suggestioni.

Un sabato sera di altissima qualità quello dell’Auditorium della Casa delle Culture e della Musica di Velletri. Si è infatti svolto, nella suggestiva cornice dell’antico convento del Carmine, un evento che ha messo insieme musica, parole, ed emozioni di tanti poeti, scrittori e liberi pensatori.

“Quando la parola si fa stile”, il criptico titolo dato all’iniziativa, ha catturato i presenti grazie anche alla bravura degli organizzatori. Deus ex machina di questo successo è Daniela Di Renzo, che ha preparato la manifestazione nei minimi dettagli e in poco tempo, proponendo alla folta platea veliterna (sold out con quasi cento spettatori) un format originale, inedito e ben costruito. La stessa Daniela Di Renzo, cantautrice e splendida voce di tutte le canzoni eseguite, ha esordito con il suo primo disco lo scorso anno (Non esco mai senza il mio cuore addosso).

Oltre alla cantante, che ha interpretato con personalità, carisma e bravura suoi brani e pezzi che hanno fatto la storia della musica e della parola, magistrale è stata la prova della band: Emiliano Begni (piano e voce in alcune occasioni), Stefano Ciuffi (chitarra acustica), Francesco Consaga (sax soprano e flauto traverso), Ermanno Dodaro (contrabbasso).

Ad impreziosire un’atmosfera confidenziale e ammaliante le letture dell’attrice e regista veliterna Carla Petrella, che con la sua voce ha introdotto gli autori, letto passi particolarmente significativi e “duettato” con Daniela Di Renzo in alcuni dialoghi. La scaletta prevedeva un susseguirsi di testi, musiche e nomi tutt’altro che semplici. Nell’ordine Gaber (Quando sarò capace di amare, Il corpo stupido), Cohen (Suzanne), Modugno (Cosa sono le nuvole), De Andrè (Le nuvole, Khorakhanè) per dare subito un taglio preciso all’evento, proprio grazie alle parole – pesate, mai banali, fortemente evocative – degli autori prescelti.

Dal disco di Daniela Di Renzo, invece, estratti alcuni brani tra cui La tela di Penelope e D’Amore e di psiche. Proprio la cantautrice castellana – in un breve intermezzo – ha ripercorso la sua esperienza di approccio al cantautorato, raccontando i primi passi mossi nel campo musicale e la condivisione con i suoi musicisti di quest’indimenticabile avventura.

Spazio, poi, ancora alla poesia con Alda Merini, e ai grandi classici internazionali come Brassens, Frida Kahlo, e ancora Faber che dopo la grande richiesta di “bis” ha “chiuso” l’evento con Creuza de ma. Un repertorio ricco, impegnativo, e non volto solamente all’esecuzione di brani noti ma soprattutto – e questo è il senso di un evento ricercato – studiato per far comprendere come la “parola”, nel senso etimologico del termine, possa farsi stile e contraddistinguere un’epoca attraversando diverse generazioni.

Tra commozione e coinvolgimento, lo spettacolo è scivolato via con dolcezza e intensità, lasciando negli spettatori che hanno largamente applaudito la performance dei musicisti e della lettrice Carla Petrella un senso di arricchimento culturale a trecentosessanta gradi, proprio come nelle aspettative che si potevano intuire dalla fitta ed enigmatica locandina. Un elogio particolare va a tutti i musicisti, all’organizzatrice, ideatrice e promotrice Daniela Di Renzo e a coloro che hanno creduto in un progetto innovativo e qualitativamente alto.

Un ringraziamento da parte degli organizzatori, invece, è stato rivolto sia alla Fondazione Arte & Cultura Città di Velletri che ha patrocinato l’evento, nella persona del Direttore Claudio Micheli, sia all’Unicoop Tirreno che in una giornata di traffico intenso vista la contemporanea processione della Madonna delle Grazie ha messo a disposizione il parcheggio di via S. Giovanni Vecchio per gli spettatori dell’evento. Non resta che attendere gli appuntamenti futuri – magari ancora a Velletri e in un posto come l’Auditorium che rappresenta “la bellezza”, come affermato da Daniela Di Renzo introducendo l’evento – e continuare a seguire questo gruppo, atteso senz’altro da grandi prospettive viste le indiscusse capacità di tutti i componenti.