Il “Nero della Scalambra 2015” delle Antiche Cantine Mario Terenzi (Azienda Agricola Emanuele Terenzi) è l’unico vino della provincia di Frosinone premiato alla Selezione del sindaco 2017, il concorso enologico internazionale organizzato dall’Associazione Nazionale Città del Vino che si è svolto alla Casa del Gusto di Tramonti, nell’entroterra della Costa d’Amalfi. Al Cesanese di Affile Doc, prodotto dall’azienda serronese, la giuria ha assegnato ben 87 punti, che gli sono valsi la Medaglia d’oro.
“Sono davvero orgoglioso – commenta il sindaco, Natale Nucheli – di vedere come, anche questa volta, in tutta la provincia di Frosinone ci sia solo un’azienda di Serrone a ricevere un premio tanto prestigioso, come la Medaglia D’Oro alla Selezione del Sindaco. E’ il giusto premio all’impegno e alla costanza con cui Emanuele Terenzi, seguendo gli insegnamenti e l’attività del padre Mario, sta dando nuova linfa ed energia all’azienda di famiglia, tenendo sempre in evidenza la cura della qualità del prodotto. Investimenti sull’ammodernamento tecnologico e lavori sui vigneti costano sacrifici ma continuano a dare grandi soddisfazioni, come dimostra l’ennesimo premio conquistato dal Nero dello Scalambra”.
“In totale – precisa l’Associazione Città del Vino – sono stati assegnate 350 medaglie, sulla base del rigido regolamento dell’OIV, l’Organizzazione Internazionale della Vite e del Vino, che vuole garantire il massimo livello qualitativo delle premiazioni. Se consideriamo che il vino a cui è stata assegnata l’ultima Medaglia d’Argento ha ottenuto 86 punti, a pari merito con altri 23 vini, balza subito agli occhi come il livello qualitativo dei vini passati al vaglio delle Commissioni internazionali sia stato giudicato di alta qualità”.
“Non può che essere un vanto per il nostro concorso – afferma Paolo Benvenuti, direttore dell’Associazione Città del Vino – sapere che i vini presentati dalle aziende sono tutti di alto livello qualitativo. Dispiace che per pochi centesimi di voto molte aziende non potranno ottenere una Medaglia d’Argento pur avendo proposto vini meritevoli di grande attenzione. Ma il limite imposto dalla norma dell’OIV sta lì a garantire, come detto, che il livello dei premi sia il massimo possibile”.