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FP – CGIL Roma Sud Pomezia Castelli su Lazio Ambiente: la popolazione civile deve esprimere partecipazione

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RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO DA FP – CGIL FEDERAZIONE ITALIANA LAVORATORI FUNZIONE PUBBLICA
ROMA SUD – POMEZIA – CASTELLI
Alle Associazioni del territorio di Colleferro
NOTA INFORMATIVA SU LAZIO AMBIENTE
La storia recente ha mostrato come la politica ha dovuto prendere atto della impossibilità di coniugare la presenza del ciclo dei rifiuti, l’occupazione e la salute pubblica, e che il problema non può essere risolto con la semplice contrapposizione degli interessi che, oltre alla creazione di un danno legato
all’immobilismo, apre la strada a comportamenti opportunistici e, in quale caso, illegali, di chi dalla confusione è abile a ricavare un vantaggio, sia economico che politico.
Con l’assemblea del 1° marzo abbiamo voluto tracciare un percorso utile a ricomporre il quadro politico, definendo alcuni obiettivi strategici che fossero in grado di riunificare il consenso e l’azione politica di enti e partiti, verso una soluzione condivisa che fosse sintesi degli interessi legittimi in campo.
A puro titolo di sintesi le azioni sono le seguenti:
1. Realizzazione di un investimento industriale che chiudendo il ciclo dei rifiuti riduca fino all’esaurimento il fabbisogno di utilizzo di impianti di stoccaggio e termodistruzione dei rifiuti;
2. Un processo di reimpiego mirato a tutti i lavoratori della Lazio Ambiente, e possibilmente a tutto il territorio a sud di Roma (magari immaginando una forma sovraconsortile) diretto verso il sistema della differenziata spinta e della saturazione di impianti multimateriale, in grado di trasformare il problema dei rifiuti in una opportunità vera di sviluppo, a controllo pubblico del
ciclo, frenando la gestione privatistica speculativa, quando non illegale;
3. Tutela della salute del territorio e interventi sul sistema dei presidi medico ospedalieri, che rivalutino i presidi stessi e ne consentano il reale aggancio con i problemi territoriali.
Nell’area colleferrina e in tutta la Valle del Sacco ciò va tradotto in un presidio di diagnosi precoce e cura delle patologie, lavorative e non, prodotte dell’inquinamento del suolo e dell’aria dalla industrializzazione passata;
4. Azione congiunta del territorio, superando la frammentazione partitica e di campanile, per evitare di essere schiacciati dagli interessi e dai bisogni di Roma Capitale, costruendo una capacità contrattuale non subalterna;
5. Capitalizzare il valore aggiunto dell’economia verde disponibile, unico mezzo per impedire ulteriori aggressioni speculative del territorio;
Con questo spirito abbiamo agito e continueremo ad agire nell’interesse del territorio, dei lavoratori e dei suoi abitanti, dei cui interessi collettivi pensiamo si debba tener conto.
Riteniamo anche che l’intera collettività debba farsi carico di un futuro che, tenendo insieme tutti gli elementi del puzzle, affronti insieme i problemi, e non uno a discapito dell’altro, come troppo spesso abbiamo visto fare, anche di recente.
Riteniamo importante che la popolazione civile esprima partecipazione, e crediamo che, nel rispetto reciproco dei ruoli, la nostra disponibilità al confronto non possa venir meno, per la quale restiamo a disposizione.
per la FP CGIL
Roma Sud – Pomezia – Castelli
Il Segretario Generale
Fabrizio Samoré