Non accenna a placarsi l’emergenza incendi che sta colpendo Roma infatti, nella notte di sabato, tra Cinecittà est e Centocelle, ha ripreso vigore l’incendio divampato dalle sterpaglie. I Vigili del Fuoco, dopo un lavoro ininterrotto per domare l’incendio, riferiscono di svariati abitanti della zona che per colpa del fumo sono stati costretti ad abbandonare temporaneamente le proprie abitazioni per rientrare solo a notte fonda.
L’incendio, a causa dei fumi tossici dovuti alla combustione di sterpaglie, spazzatura e rifiuti di plastica ha gettato nel panico la popolazione la quale ha visto le fiamme divampate alle 16.30 essere domate solo sei ore dopo. Nel frattempo, visto anche il numero di anziani che hanno accusato malori e fastidi alle vie respiratorie, monta la polemica. Caustico Gianluca Peciola, ex capogruppo di Sel in Campidoglio, il quale ha lanciato su Facebook la denuncia dell’accaduto:
Stanotte migliaia di cittadini di un quadrante grande come Bologna hanno respirato paura e fumi tossici. […] Molte persone nel cuore della notte hanno lasciato le abitazioni. Penso a come abbiamo vissuto tutto questo gli anziani e le persone più deboli, penso che questo non stia allarmando e indignando chi governa. Succede a Roma, e sembra non succeda affatto
Parole che, al netto dei 130 interventi dei Vigili del Fuoco nella giornata di sabato, fanno riflettere dinnanzi ad un incendio che oltre ad aver raso al suolo la baraccopoli di viale Palmiro Togliatti si è esteso fino a Torre Spaccata, Don Bosco, Alessandrino, Quadraro, Cinecittà e Alberone.