Gli uomini del gruppo Pics della Polizia di Roma Capitale, assieme agli operatori di Ama, hanno raso al suolo e ripulito la zona adiacente la stazione Tiburtina da baracche, alloggi di fortuna e insediamenti abusivi. L’operazione va inquadrata nel tentativo di limitare il più possibile il degrado cittadino, tanto che nella stessa giornata sono state ripulite anche piazzale Tiburtino, via Castro Pretorio ed il circondario di Porta San Lorenzo.
Le motivazione che hanno spinto le autorità a prendere provvedimento di questo genere sono da ricondurre alla pressoché totale anarchia in cui quelle zone versavano; una situazione che, tra pacheggiatori abusivi, ubriachi, mancanza d’illuminazione e odori maleodoranti, ha spinto i residenti all’indignazione e all’esasperazione. I membri del comitato Cittadini Stazione Tiburtina hanno più volte denunciato il degrado diffuso con cui, loro malgrado, si erano trovato a convivere. Negli ultimi giorni la morte di un senzatetto ha ulteriormente esacerbato gli animi, spingendo i residenti sul piede di guerra:
C’è una bomba igienico-sanitaria creata dalla mancanza di pulizia, adesso è morto un uomo, vediamo se almeno questa volta la sindaca di Roma ci darà udienza”.
Il presidente della commissione ambiente del Campidoglio, Daniele Diaco, al margine dell’intervento di ieri ha commentato:
“Grazie al tempestivo e ingente impegno profuso ieri in tal senso, il quadrante interessato è stato dunque riportato all’ordine e sgombrato da tutti i giacigli nel tempo sorti abusivamente in zona. La Commissione Ambiente ringrazia Polizia Locale e Ama per l’ottimo lavoro svolto e per aver ripristinato sicurezza e legalità in realtà municipali che presentavano criticità di diverso genere”.
