In una torrida giornata di un’anomala estate, troviamo refrigerio nell’antico, stupendo Borgo di Sermoneta dove facciamo interessanti scoperte sui suoi legami storici con la nostra città di Sora e ci imbattiamo in un evento di considerevole importanza carico di suggestione.Un’ iniziativa a cura delle Fondazioni Roffredo Caetani e Campus Internazionale di Musica che si ripete ogni anno nel Pontino.
Iniziamo a risalire i vicoli del Borgo godendone i colori ed i profumi, leggendone i racconti fra le mura delle costruzioni medioevali, soffermandoci su ogni particolare ed è così che scopriamo il legame fra il Paese e la nostra città di Sora.
La storia identifica Sermoneta con Sulmo, uno degli insediamenti dell’antico Lazio di epoca preromana, quando la regione era popolata dai latini.
Quest’antico centro abitato, ubicato su un colle della catena dei monti Lepini, venne distrutto dalle invasioni dei Volsci, che in seguito lo ricostruirono e diedero alla nuova città il nome di Sora.
In seguito, i Romani, conquistatala, la denominarono “Sora Moneta”, per conservare la memoria di una vittoria ottenuta con il favore della dea “Giunone Moneta” e distinguerla così dalla nostra città di Sora.
Da quel momento Sora Moneta, occupando una posizione strategica a ridosso dell’importante via Appia, divenne colonia romana.
Ma passiamo ora a raccontarvi del Festival della Musica contemporanea e della sua splendida Location in Sermoneta,:Il Castello Caetani.
Questo è sicuramente uno dei monumenti tra i più integri dell’antica architettura medievale del Lazio e dell’Italia, la sua custodia e conservazione è affidata da anni alla Fondazione Roffredo Caetani.
Della Rocca, che appartiene al XII sec., costruita dagli Annibaldi, rimangono soltanto il Maschio e la Controtorre detta Maschietto, che dominano una corte quadrangolare (Piazza D’Armi). Il resto fu demolito dagli stessi Caetani quando ricostruirono la Sala dei Baroni (modificata nel XV secolo dai Borgia) e il contiguo edificio detto “Casa delle Camere Pinte”.
A fine 1400, il castello passò in mano ai Borgia, che vi costruirono la Casa del Cardinale Valentino Borgia e completarono il complesso edilizio con opere di fortificazione comprendenti anche la “Cittadella” su disegno di Antonio da Sangallo.
All’esterno di questi edifici, una poderosa cinta muraria, ancora nella sua veste originaria, li avvolge e li protegge.
Nel recente passato, durante la battaglia di Anzio del 1944, il Maniero è stato abitato ancora dai Caetani e dai loro coloni fuggiti dalla Pianura Pontina.
Il Castello oggi è integrato con il paese che lo circonda ed è luogo di incontri culturali, abitato per un lungo periodo dell’anno da artisti e studiosi di varie discipline.
In estate esso diventa sede naturale del Festival Pontino di Musica (fondato nel 1963 da Lelia Caetani e dal suo consorte Hubert Howard in memoria dello scomparso Roffredo Caetani, musicista-compositore) e centro di studi musicali di interpretazione e perfezionamento strumentale, organizzati dal Campus Internazionale di Musica di Latina.
Abbiamo avuto la fortuna ed il piacere di visitare la Rocca proprio in questi giorni e siamo rimasti particolarmente impressionati dalla suggestiva atmosfera creata dalle musiche provenienti da ogni stanza in cui i ragazzi provavano i loro strumenti.
Oltre al Festival Pontino si svolgono saltuariamente stages di architettura, urbanistica, sociologia, ecologia, mostre, congressi e altre attività che si protraggono per tutto l’inverno, quando il Castello è oggetto prevalentemente di visite da parte di turisti e alunni delle scuole.
Vi segnaliamo che, il 24 e il 31 Luglio, a partire dalle ore 21.00, ci saranno le ultime esibizioni in notturna degli artisti e delle orchestre presso il Castello Caetani, che sicuramente è, insieme a tutto il Paese, un’ affascinante cornice per questi incantevoli spettacoli.