Ecco le parole di Ciacciarelli in merito all’inquinamento del Fiume Sacco:
L’inquinamento del Fiume Sacco è ormai visibile persino ad occhio nudo. Mi riferisco all’estesa macchia oleosa di colore grigio scuro apparsa, qualche giorno fa, tra i comuni di Anagni e Sgurgola, ma questo è soltanto l’ultimo, in ordine di tempo, degli allarmi che provengono dall’area in oggetto.
È attestato che il beta esaclorocicloesano, scarto di lavorazione di un erbicida, oggi fuorilegge, sia entrato nella catena alimentare e, quindi, nel sangue dei residenti della Valle. Una vera e propria bomba ecologica che la Regione Lazio non ha ancora provveduto a disinnescare mediante un’opera di bonifica. Il problema di fondo risiede nella tendenza a non dare seguito alle parole, agli innumerevoli annunci. I tempi della politica necessitano di essere accorciati.
Non è più possibile temporeggiare, rimandare a domani ciò che potrebbe essere attuato oggi, pertanto ritengo che debba assolutamente prevalere la logica dell’oggi, del “qui ed ora”, soprattutto se vi è un gioco la salute pubblica e dell’ambiente. La forte incidenza di malattie tumorali tra i residenti dei siti contaminati è un chiaro segnale di quanto il fattore ambientale, assieme, ovviamente, ad una predisposizione del soggetto, incida nella manifestazione e nel decorso di simili patologie invasive.
Ritengo che la motivazione, la fermezza nel ricercare soluzioni concrete alle criticità, o meglio alle “patologie ” che affliggono lo stesso territorio, sia un prerequisito fondamentale dell’ azione politica.