L’Atletico 2000 fa quadrato. Il club capitolino sta vivendo un avvio di stagione difficoltoso: dopo il bel pari all’esordio sul campo dell’Atletico Morena sono arrivate tre sconfitte consecutive, ma l’ambiente rimane assolutamente compatto e voglioso di riscatto. Ne è sicuro il direttore sportivo Massimiliano Martinelli che ribadisce la massima fiducia nei confronti dello staff tecnico e della squadra.
“Sapevamo di poter avere delle difficoltà, d’altronde è lo scotto che dobbiamo pagare da squadra neopromossa – rimarca il ds – Ma non facciamo drammi e continuiamo a lavorare serenamente per riuscire a muovere la classifica al più presto, sostenendo con forza mister Antonini e il gruppo. La squadra ha proposto sempre un buon calcio, magari mancando di un pizzico di “cattiveria” sotto porta, ma anche questo è normale”-.
L’Atletico 2000, d’altronde, ha fatto delle scommesse che richiedono del tempo. “La nostra è una formazione molto giovane, basti ricordare le costanti presenze di gente come Franco (classe 1999, ndr) o dei 2000 Piromalli, Alessandrini e Sisto Paoli: sono sicuro che in futuro questi ragazzi sapranno far parlare di loro. Non bisogna mai dimenticare che tanti lo scorso anno giocavano tra gli Allievi e ora sono stati catapultati nel campionato di Promozione, ma noi siamo contenti di come stanno lavorando i ragazzi e siamo sicuri che alla distanza il campo saprà ricompensare i loro sforzi. Inoltre abbiamo dovuto fare i conti con un’assenza molto pesante tra gli “over”, vale a dire quella di capitan Mancini che pian piano sta rientrando in gruppo, e poi abbiamo dovuto rinunciare per un paio di gare a un altro elemento importante come Saraceni. Ma mancano ancora 30 giornate alla fine del campionato e nulla è compromesso». Domenica il calendario propone la sfida sul campo dell’Atletico Lariano. «Una buona squadra che ha iniziato abbastanza bene la stagione e che nell’ultimo turno ha messo in seria difficoltà lo Sporting Genzano, vittorioso per 1-0. Sarà un’altra gara dura per noi, ma come sempre andremo a giocarci le nostre carte”-.