Nella giornata di ieri il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Roma ha notificato una Ordinanza di Archiviazione per denunce prodotte da alcuni commercianti romani A.C. e A.P., e di loro familiari e conoscenti, presentate nei confronti di 18 agenti di Polizia di Roma Capitale appartenenti in prevalenza al II gruppo “Parioli”, con accuse di concussione, corruzione e calunnia.
In particolare, a dire dei denuncianti, il 26 Luglio 2011 uno degli ufficiali avrebbe chiesto una “mazzetta” di 1000 euro al mese: sempre a suo dire, al rifiuto di pagare, sarebbero iniziate azioni persecutorie da parte degli agenti a colpi di multe e sequestri.
La denuncia rivolta nei confronti degli agenti è stata accompagnata da una campagna denigratoria basata su decine di comunicati stampa e dichiarazioni in video dello stesso accusatore, distribuite più volte agli organi di stampa e riportate persino all’interno di un servizio televisivo andato in onda su una televisione nazionale.
A seguito dell’infondatezza delle accuse il P. M. della Procura presso il Tribunale di Roma ha chiesto il rinvio a giudizio sia per il denunciante che per altre 19 persone, con accusa di associazione per delinquere finalizzata “all’acquisizione con modalità illecite di un vero e proprio monopolio nel settore del commercio ambulante”, truffa, minacce, oltraggio, stalking e induzione al falso nei confronti di Pubblico Ufficiale. Tutti gli agenti della Polizia Locale ed il personale di Roma Capitale coinvolti si sono costituiti parte civile per il risarcimento danni.
“Esprimo la mia piena solidarietà al personale coinvolto. Questa vicenda, oltre a produrre dubbi sul corretto operato del personale di Polizia Locale, ha senz’altro rappresentato un danno personale per gli agenti, nonché all’immagine del Corpo medesimo. Stiamo valutando la possibilità di costituzione di parte civile per il risarcimento del danno all’immagine ingiustamente subìto”, ha dichiarato il Comandante Diego Porta.