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“L’Appia bis è pericolosa e anche rumorosa”: la denuncia del quartiere Miramare raccolta dal Partito Comunista dei Castelli Romani

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Ad Albano il comitato di quartiere “Miramare” ha fatto affiggere un manifesto con una lettera aperta al Sindaco Marini per denunciare la rumorosità e la pericolosità dell’Appia Bis, la tangenziale appena inaugurata dai massimi esponenti del PD locale e regionale che si allaga ogni volta che piove e che è costata al chilometro più del tunnel sotto la Manica.

“I cittadini lamentano nel manifesto che il Sindaco Marini ignora le richieste di incontro (ben tre negli ultimi mesi), non risponde alle petizioni di centinaia di cittadini, non organizza tavoli tecnici di confronto e costringe i cittadini a protestare in consiglio comunale.

Le rilevazioni sul livello del rumore effettuate dall’ARPA hanno certificato che l’Appia Bis è un vero disastro come lamentano i cittadini, che non riescono neanche a dormire la notte.

In un Comune normale sarebbe stata sufficiente una semplice email per convocare una riunione del Sindaco con i comitati di quartiere. Purtroppo Albano non è un Comune normale.

Il Sindaco Marini ha costruito il sistema di consenso con una potentissima rete clientelare e di favoritismi che sta miseramente crollando sotto il peso dei fallimenti delle società partecipate comunali (prima “Albafor Spa” e poi “Volsca Ambiente Spa”), degli interventi della magistratura, dei disservizi impressionanti (decine di strade dissestate, Villa Doria abbandonata, alberi pericolanti), dei regali milionari ai soliti costruttori e delle gabelle ingiuste imposte (20.000 euro chiesti a ciascuna delle 500 famiglie di lavoratori e pensionati con case nelle zone di edilizia economica e popolare).

Il Partito Comunista dei Castelli Romani, unica forza di opposizione vera sul territorio, denuncia l’indecente comportamento del sindaco Marini, della sua maggioranza e della inesistente minoranza in Consiglio Comunale, in merito ai gravissimi problemi strutturali dell’Appia Bis.

Va immediatamente convocata una Conferenza dei Servizi con la Regione Lazio, l’Arpa, la ASL, l’Astral, i Comuni dei Castelli Romani interessati e la Corte dei Conti per valutare la chiusura dell’Appia Bis a causa dei gravi problemi strutturali riscontrati (pericolosità e rumorosità) e per nominare una Commissione d’inchiesta che indaghi anche sugli eccessivi costi nella realizzazione di un’opera completamente fallimentare”.